“Tutelare i bambini porta una maggiore crescita della società”

In occasione della Settimana nazionale dell’infanzia, che si sta svolgendo in Brasile, Papa Francesco indirizza una lettera, letta dal cardinale arcivescovo di Aparecida, Raymundo Damasceno Assis, durante la celebrazione che, nel santuario dedicato alla patrona del Paese, ha aperto il giubileo per il trecentesimo anniversario del ritrovamento dell’immagine di Nostra Signora di Aparecida, nelle acque del fiume Paraiba do Sul. “Siamo capaci di stare con i bambini, di ‘perdere tempo’ con loro? Sappiamo ascoltarli, difenderli, pregare per loro e con loro? O li trascuriamo occupandoci dei nostri interessi?”, si domanda il Pontefice nella missiva.

Sottolineando il suo appoggio alla campagna nazionale per lo sradicamento del lavoro minorile che è si conclusa domenica scorsa, Bergoglio ricorda che la Settimana dell’infanzia, organizzata dal santuario in collaborazione con i tribunali regionali del lavoro e la procura generale del lavoro dello stato di San Paolo, “ha l’obiettivo di promuovere lo sradicamento del lavoro infantile e di offrire ai bambini un’educazione di qualità che assicuri loro un futuro migliore”.

Francesco, inoltre, ricorda di conservare nel cuore il ricordo dell’inaugurazione, il 3 settembre, della statua di Nostra Signora di Aparecida nei giardini vaticani e, tornando a parlare dell’iniziativa, invita a non dimenticare che “i bambini sono un segno di speranza e un segnale indicatore per capire lo stato di salute di una famiglia, di una società e del mondo intero. Quando i bambini sono accolti, amati, protetti, tutelati da una famiglia saggia, la società migliora e il mondo è più umano”, osserva il Papa. Questo è il motivo che deve spingerci a “rinnovare sempre il nostro auspicio di accogliere di più e meglio i bambini”.

Il Santo padre conclude la lettera riportando la speranza che la campagna per lo sradicamento del lavoro minorile possa essere “fruttuosa nei suoi propositi” e, per questo il Papa invoca “la luce dello Spirito santo affinché illumini tutti i partecipanti e, al tempo stesso, attraverso l’intercessione di Nostra Signora Aparecida, imparto loro la benedizione apostolica“, chiedendo, infine “di continuare a pregare” per la sua persona.