Te Deum, cos'è e quando si canta

La sera del 31 dicembre, nelle chiese viene intonato il “Te Deum laudamus”, il canto di ringraziamento per i benefici ricevuti dal Signore nel corso dell'anno che si conclude.

Il canto

Pur essendo un inno da molti associato soltanto alla giornata di oggi, in realtà viene intonato in tutte le cerimonie di ringraziamento, come ad esempio in sede di  Conclave nella Cappella Sistina una volta che il Papa è stato eletto. E' interessante ricordare che, in occasione della scomparsa di San Giovanni Paolo II avvenuta nella sera del 2 aprile 2005, i presenti che vegliavano ai piedi del suo letto di morte iniziarono a cantare il “Te Deum”, rendendo grazie al Signore per il dono prezioso di un Pontificato così lungo e prolifico. 

Il testo

Il “Te Deum” viene intonato nelle parrocchie di tutto il mondo nel suo testo originario, in lingua latina. Questa è la traduzione: “Noi ti lodiamo, o Dio, ti proclamiamo, Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e le potenze dei cieli. Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli, la candida schiera dei martiri, le voci dei profeti 
si uniscono nella tua lode. La Santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio e lo Spirito Paraclito. O Cristo, re di gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell’uomo. Vincitore della morte apristi ai credenti il tuo regno. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, o Signore, che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici, accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi, nell’assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo e lodiamo il tuo nome. Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”.

La storia

La scrittura del testo del canto è generalmente attribuita a Niceta di Remesiana. La questione dell'origine, tuttavia, è ancora molto discussa tra gli esperti. In precedenza l'autore veniva considerato san Cipriano di Cartagine. La leggenda vuole che il “Te Deum” sia stato intonato anche da Sant'Ambrogio dopo aver battezzato Sant'Agostino. Non ci sono, però, fondamenti storici che supportano questa tesi.