#StopTratta, al via i lavori della Santa Marta Group

Hanno inizio oggi, nel giorno in cui la Chiesa ricorda Santa Giuseppina Bakhita, i lavori della Conferenza Internazionale della Santa Marta Group (Smg) 2018. Fino al 9 febbraio, in Vaicano, vescovi, religiosi, alti funzionari di polizia e Organizzazioni Internazionali di rilievo, si incontrano per discutere e condividere le migliori iniziative per contrastare la tratta di esseri umani e le moderne schiavitù. 

La conferenza 2018

Alla Conferenza Internazionale di quest'anno parteciperanno i rappressentanti di oltre 30 Paesi, con delegati provenienti da Africa, Europa, Asia e America. La due giorni che si svolgerà nella Casina Pio IV, all'interno delle Mura Leonine, sarà alternata a momenti comuni a focus regionali che consentiranno ai delegati di condividere soluzioni ad hoc per contrastare la tratta di esseri umani all'interno del loro contesto geografico. Si discuterà delle sfide che il Smg dovranno affrontare, in collaborazione con la Chiesa e le forze dell'ordine per sradicare la tratta di esseri umani. La conferenza si apre con la celebrazione eucaristica, nella basilica di San Pietro, presieduta dal Segretario di Stato, Pietro Parolin, e si concluderà con l'udienza papale venerdì.

I relatori

Tra i relatori figurano funzionari di polizia di tutto il mondo, tra cui il commissario della polizia metropolitana di Londra, Cressida Dick, e il commissario generale Nestor Roncaglia, della polizia federale argentina. Tra i personaggi di spicco del mondo ecclesiale, il cardinal Charles Bo, dal Myanmar, e il cardinal Vincent Nichols, presidente del Gruppo. Nel corso degli incontri interverranno anche importanti esponenti della Organizzazioni Internazionali come Jean Baderschneider, del Global Fund to End Modern Slavery.

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Il Santa Marta Group's

Fondato nel 2014 da Papa Francesco, e guidato dal cardinale Vincent Nichols, il gruppo Santa Marta rappresenta una partnership unica, e globale, tra le forze dell'ordine e la Chiesa cattolica. In quattro anni è cresciuto fino a formare una rete mondiale diffusa in 35 Paesi. “La schiavitù continua a colpire i più vulnerabili delle nostre comunità e le ultime cifre delle Nazioni Unite suggeriscono che oltre quaranta milioni di persone sono potenziali vittime – afferma il cardinale Nichols -. Questa conferenza è un'opportunità per le forze dell'ordine e la Chiesa per poter condividere prove di cooperazione pratica e risposte efficaci guidate dall'importanza di sostenere i sopravvissuti di tratta di esseri umani”. E conclude: “La schiavitù è un affronto alla dignità umana e tutti abbiamo la responsabilità di combatterlo. Questa conferenza è un'opportunità unica per rafforzare la nostra risposta globale mentre ci muoviamo verso azioni specifiche e responsabili”. 

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