Emergenza poveri. In Vietnam sono stati aperti due supermercati gratuiti per i poveri. Sono gli indigenti che la crisi Covid ha fatto precipitare al di sotto delle soglia della sopravvivenza. E’ la risposta solidale della Chiesa alle nuove povertà in pandemia.

In soccorso dei nuovi poveri
In Vietnam sono stati aperti due supermarket dove i poveri colpiti dagli effetti della pandemia possono ritirare gratis generi di prima necessità. Li ha aperti la diocesi di Cần Thơ. Uno nella parrocchia di Sông Đốc, l’altro in quella di Cái Tắc, riferisce AsiaNews. “Gruppi di volontari gestiscono i due negozi solidali. E’ il modello più diffuso di carità in Vietnam”, spiega l’agenzia di stampa del Pontificio istituto missioni estere, diretta da padre Bernardo Cervellera.

Strutture diocesane solidali
Le strutture diocesane aiutano famiglie in difficoltà. Orfani. E persone con disabilità. I beneficiari hanno un libretto dove vengono registrati i prodotti che ritirano ogni mese. Si tratta soprattutto di sale, zucchero, riso, zuppa di pesce e olio per cucinare. Nella comunità di Cái Tắc sono più di 100 le famiglie che si riforniscono nel supermarket. Ogni libretto dà diritto a una spesa di 100m ila dong (3,6 euro) al mese.

Agire insieme per i poveri
In occasione della Giornata dell’Onu per lo sradicamento della povertà, Francesco ha messo in evidenza che la sofferenza di alcuni rischia di coinvolgere molti. Se non si interviene sul caso singolo. Come dimostra anche il Rapporto Caritas sulla povertà. Occorre agire insieme per raggiungere la giustizia sociale ed ambientale per tutti. “Abbiamo bisogno di far crescere la consapevolezza che oggi o ci salviamo tutti o nessuno si salva. La povertà, il degrado, le sofferenze di una zona della terra sono terreno di coltura di problemi che alla fine toccheranno tutto il pianeta”, avverte il Pontefice. La pandemia da Covid-19 sta portando ad un aumento della povertà in tutto il mondo. Sempre più persone hanno bisogno di assistenza alimentare.
Vietnam chiuso
La situazione della pandemia si aggrava, infatti, a livello planetario. La Danimarca il 6 gennaio ha chiuso le frontiere a chi proviene dal Sudafrica. A causa della nuova variante del virus in circolazione nel paese africano. Le uniche eccezioni riguardano gli ingressi per prendersi cura di persone minorenni. La visita a parenti molto malati o in fin di vita. Previa presentazione di un tampone negativo nelle precedenti 72 ore. E il trasporto merci. Un provvedimento simile è stato adottato da Israele, Turchia, Germania, Arabia Saudita, Vietnam e Regno Unito.
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