Sos infanzia dell’Opera del Boccone del Povero nelle Filippine

I Servi dei poveri: "Restituire la dignità agli indigenti che si nascondono per la vergogna”. Emergenza Infanzia del "Boccone del Povero”, istituto religioso maschile i cui membri sono detti popolarmente Bocconisti o Cusmaniani, dal nome del fondatore, il sacerdote italiano Giacomo Cusmano (1834-1888)

Emergenza infanzia. Nelle Filippine “bambini mal nutriti, condizioni igieniche spaventose. Lì si svolge la nostra missione”, racconta a Fides Ronald Diaz Ignacio, dei missionari “Servi dei Poveri”. Anche chiamati “Opera del Boccone del Povero”, istituto religioso maschile i cui membri sono detti popolarmente Bocconisti o Cusmaniani, dal nome del fondatore, il sacerdote italiano Giacomo Cusmano (1834-1888). La loro parola d’ordine, da 150 anni, è sempre la stessa: condivisione.

Emergenza infanzia

Prosegue padre Ronald Diaz Ignacio: “A San Pedro, dove è sorta la nostra casa, c’era una montagna di spazzatura. Ma intorno alla discarica c’erano le case dove abitano i poveri che lavorano con la spazzatura. Sono gli ‘scavengers‘, gli scavatori. Sono tutte persone che lavorano con l’immondizia. Uomini, donne e bambini che rovistano tra i rifiuti per trovare materiali da rivendere e sopravvivere. Le condizioni di vita in quella zona delle Filippine sono pessime”. E’ una delle opere che i Servi dei Poveri che nelle Filippine seguono il loro carisma. Dedicandosi alle opere di carità verso i più poveri e vulnerabili. Svolgendo apostolato nei ricoveri per mendicanti, negli orfanotrofi e negli ospedali.

Condivisione

Oltre che in Italia, i Servi dei Poveri sono presenti in Africa (Repubblica Democratica del Congo, Uganda), nelle Americhe (Brasile, Messico) e in Asia (Filippine, India). La congregazione dei missionari “Servi dei Poveri” venne fondata a Palermo nel 1887 dal don Giacomo Cusmano, beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1983. Nel 2017 i Cusmaniani hanno festeggiato centocinquanta anni dall’istituzione del “Boccone del Povero”. Pratica fondata dal beato Giacomo Cusmano nel 1867. Che consisteva nella condivisione di un boccone tratto ogni giorno dal piatto di tante persone e famiglie. In modo da sfamare i più poveri. Oggi della Famiglia Cusmaniana, evidenzia l’agenzia missionaria vaticana, fanno parte le suore, i missionari ed i frati “Servi dei Poveri”. I membri dell’Associazione “Giacomo Cusmano” Italia Onlus. Migliaia di volontari. Gli ex allievi.