Sinodo sulla famiglia, oggi il voto sui documenti finali

Ancora poche ore e il Sinodo straordinario sulla famiglia voterà sui documenti finali. Anche ieri è stata una giornata di lavori febbrili, volti alla realizzazione del testo. Il presidente dei vescovi francesi mons. Georges Pontier, durante il consueto briefing nella Sala Stampa vaticana, ha definito questo evento come un’occasione di condivisione universale e di libertà di parola. Pontier ha detto che è importante ricordare anche le famiglie felici oltre a quelle che che vivono situazioni pastorali difficili.

A proposito dell’andamento dei lavori il presule transalpino, tracciando un primo bilancio, ha spiegato che il cammino è stato progressivo. Si è partiti da una base comune dei principi della Chiesa sui nuclei familiari e sulla tutela della vita pertanto, ha evidenziato, sarebbe sorprendente non arrivare ad un consenso sui documenti finali.

Protagonista della giornata di ieri è stato anche il card. Reinhard Marx, il quale ha auspicato che il Sinodo dia impulso alla pastorale familiare. Il presidente della Conferenza Episcopale tedesca ha assicurato che il dibattito è animato dalla volontà di trovare un cammino comune. Sulla questione delle coppie omosessuali il porporato ha parlato di accompagnamento spirituale affinché possano comprendere come vivere il Vangelo ma ha avvertito che ciò non implica un’accettazione, da parte della Chiesa, di tale prassi sessuale.

L’altro argomento caldo è quello della Comunione ai divorziati risposati. Sul punto Marx ha parlato in modo esplicito della possibilità per queste persone di accostarsi al sacramento dell’Eucarestia. “Qualcosa deve essere deciso” ha detto il cardinale. Soprattutto, “bisogna trovare un linguaggio diverso, chiarire che non si tratta di bianco o nero, tutto o niente”. “Come c’insegna il Papa nell’Evangelii gaudium – ha osservato ancora- dobbiamo capire e vedere la persona nella sua situazione, e vedere quanto di buono e di vivo nella sua situazione. È un dibattito, e spero che il dibattito sia aperto. Le persone che vogliono essere leali nei confronti della Chiesa devono trovare ascolto, come è avvenuto nel Sinodo”.

Rilevante anche l’intervento della dottoressa Ilva Myriam Hoyos Castañeda, che ha partecipato in qualità di uditrice. A lei è spettato riprendere il dibattito relativo al rapporto tra fede e politica. “È necessario – ha spiegato – un dialogo tra Stato e Chiesa, nel rispetto della libertà religiosa e della dottrina sociale della Chiesa, e ribadendo l’importanza dell’impegno dei cattolici nella vita pubblica”.

Al termine della giornata padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, è tornato sul dibattito che si è svolto ieri mattina in Aula, riguardo alla pubblicazione delle Relazioni dei Circoli minori: “E’ stata posta la questione sul fatto della pubblicazione o meno di tali Relazioni. E il Sinodo – ha detto – ha optato per la pubblicazione, cosa che noi abbiamo fatto molto serenamente e che corrispondeva a quello che noi avevamo previsto di fare”.