Sarà Beato il dottore dei poveri

Il medico venezuelano José Gregorio Hernández Cisneros dedicò la vita al servizio dei più poveri e di tutti coloro che ne avevano bisogno. Il rito di beatificazione è previsto per il primo trimestre dell'anno 2021

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I poveri come vocazione. Il 29 giugno 1919 il dottor José Gregorio Hernández Cisneros entrò in una farmacia di Caracas. Era lì per comprare delle medicine per un’anziana paziente che aveva visitato poco prima. Appena uscito dal locale, fu investito da una delle poche automobili in circolazione a quel tempo. Trasportato in ospedale, ricevette l’Unzione degli Infermi e spirò poco dopo. Finora sembra essere uno dei pochi candidati agli altari a essere stato vittima di un incidente stradale. Il rito di beatificazione, riferisce Fides, è previsto per il primo trimestre dell’anno 2021.poveri

La missione di curare i poveri

E’ iniziato lunedì scorso il processo di riesumazione delle spoglie del “dottore dei poveri“. Il medico venezuelano nato a Isnotú il 26 ottobre 1864, dedicò la vita al servizio dei più poveri e di tutti coloro che ne avevano bisogno. Ed è stato un grande professionista della medicina, scienziato, pensatore e soprattutto credente fervente in Dio. Secondo la nota inviata a Fides dalla Conferenza Episcopale Venezuelana (Cev), il 23 ottobre 1975 fu eseguita la prima esumazione. E le sue spoglie furono trasferite dal Cimitero generale del Sud alla chiesa Nuestra Señora de la Candelaria, nell’arcidiocesi di Caracas. Oggi, 45 anni dopo questo evento storico, la nuova riesumazione è dovuta alla vicinanza della sua Beatificazione.poveri

Devozione popolare

La prima riesumazione delle spoglie del dottor José Gregorio Hernández, nel 1975, essendo già avviata la sua causa di beatificazione, avvenne per un motivo. La causa fu l’enorme numero di persone che, per la grande devozione che suscitava il Dottore dei Poveri, visitavano frequentemente la sua tomba nel Cimitero generale. Ponendo problemi di sicurezza e di ordine pubblico. Una volta il gran numero di candele accese sulla sua tomba provocò un grande incendio che danneggiò la lapide. Così i suoi resti mortali furono spostati alla chiesa Nuestra Señora de la Candelaria, nell’arcidiocesi di Caracas, dove si trovano attualmente.