Il santuario della Vergine del Silenzio ad Avezzano compie due anni

Tutto nasce dall’iniziativa di un cappuccino, fra Emiliano Antenucci, oggi Rettore del Santuario, che nel 2010 commissiona l’icona rappresentante la Madonna con l’indice della mano destra sulle labbra, a chiedere silenzio

Fra Emiliano Antenucci da Papa Francesco con l'icona della Vergine del Silenzio

Il santuario della Vergine del Silenzio ad Avezzano compie due anni. Tutto nasce – ripercorre Vatican News – dall’iniziativa di un cappuccino, fra Emiliano Antenucci, oggi Rettore del Santuario, che nel 2010 commissiona l’icona della Vergine del Silenzio rappresentante la Madonna con l’indice della mano destra sulle labbra, a chiedere silenzio, alle monache benedettine dell’Isola di San Giulio d’Orta.

La storia del santuario della Vergine del Silenzio ad Avezzano

Nel giugno 2016 fra Emiliano porta l’icona originale da Papa Francesco che la benedice e la autografa scrivendo dietro l’icona: “Non sparlare degli altri!”. Poi, nel 2019, il Papa scrive una lettera al ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, chiedendogli di “trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del silenzio”.

Quattordici mesi dopo nasce il Santuario che oggi, 13 maggio, compie due anni di vita. Nella piccola chiesa del complesso religioso l’icona con Maria che bacia l’indice della mano destra, mentre con la sinistra, spalancata, sembra arrestare lo sguardo e lo slancio di chi la contempla, è conservata sull’altare e continua ad attrarre pellegrini da tutta Italia.

L’ispirazione iconografica viene dal gesto catturato in un antico affresco copto trovato a Faras, nell’Alto Egitto, e custodito nel museo nazionale di Varsavia. Il compito del Santuario che sorge ad Avezzano è dunque quello di far vivere ai pellegrini, sotto il manto protettivo di Maria, il “Grande silenzio” essenziale a percepire il Divino e il cuore dei fratelli.