SANTA MARTA, BERGOGLIO: “CHIUNQUE TRAMA IL MALE E’ UN MAFIOSO”

“Tramare il male” nei confronti di chi si fida di noi “è mafioso”, ogni mafia è oscura, toglie luce, mentre la fede illumina, ma non di “luce artificiale”. Anche il potere toglie luce, e non bisogna invidiare “i successi dei potenti”, giacché “gli stessi vermi che mangeranno loro, mangeranno noi”. Lo ha detto il Papa nella omelia della messa a Santa Marta, di cui la Radio Vaticana fornisce ampi stralci. Il Pontefice ha anche invitato, di fronte al male che trama contro il prossimo a “non rimandare il bene, il bene – ha detto – non si tiene in frigo”, va compiuto subito.

Il Santo Padre ha spiegato che la luce della fede “non va coperta”: “se tu copri questa luce” “divieni tiepido o semplicemente” un “cristiano di nome”. La luce della fede, ha detto ancora, “è una luce vera, quella che ci dà Gesù nel Battesimo”, “non è una luce artificiale, una luce truccata. E’ una luce mite, serena che non si spegne più”. Bergoglio si è dunque soffermato su tutta una serie di comportamenti che rischiano di nascondere questa luce, rammentando i consigli che il Signore ci offre proprio perché questa luce non diventi oscura. Innanzitutto, ha esortato, “non fare aspettare colui che ha bisogno”. “Mai rimandare: il bene … il bene non tollera il frigo: il bene è oggi, e se tu non lo fai oggi, domani non ci sarà. Non nascondere il bene per domani: questo ‘va, ripassa, te lo darò domani’ copre fortemente la luce; anche è un’ingiustizia… Un altro modo – sono consigli, questi, per non coprire la luce: non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. Ma quante volte la gente ha fiducia in una persona o in un’altra e questo trama il male per distruggerlo, per sporcarlo, … E’ il piccolo pezzetto di mafia che tutti noi abbiamo alla mano; quello che si approfitta della fiducia del prossimo per tramare il male, è un mafioso! ‘Ma, io non appartengo a …’: ma questa è mafia, approfittare della fiducia … E questo copre la luce. Ti fa oscuro. Ogni mafia è oscura!”.

Papa Francesco ha quindi messo l’accento sulla tentazione del litigare sempre con qualcuno, il piacere di litigare anche con chi non ci ha fatto “nulla di male”. “Sempre – ha constatato – cerchiamo qualcosina per litigare. Ma alla fine stanca, litigare: non si può vivere. E’ meglio lasciar passare, perdonare”, “far finta di non vedere le cose … non litigare continuamente”. “Un altro consiglio che dà questo Padre ai figli per non coprire la luce: ‘Non invidiare l’uomo violento e non irritarti per tutti i suoi successi, perché il Signore ha in orrore il perverso, mentre la sua amicizia – del Signore – è per i giusti’. E tante volte noi, alcuni, abbiamo gelosie, invidie per quelli che hanno cose, che hanno successo, o che sono violenti … ma ripassiamo un po’ la storia dei violenti, dei potenti … Mah, è tanto semplice: gli stessi vermi che mangeranno noi, mangiano loro; gli stessi! Alla fine saremo tutti uguali. Invidiare, ah! il potere, avere gelosie … questo copre la luce”. Per custodire la luce,ha sottolineato papa Francesco, ci sono questi consigli, da mettere in pratica tutti i giorni. “Non sono cose strane – ha sottolineato – tutti i giorni vediamo queste cose che coprono la luce”.