SALERNO: IL 25 E 26 APRILE MEETING DEI GIOVANI DI DON BOSCO

Bosco

La bellezza della fede, l’attualità del carisma educativo di don Bosco, l’accoglienza, l’integrazione religiosa sono tra le tematiche che animeranno il Meeting del Movimento salesiano che si svolgerà a Salerno, il 25 e il 26 aprile. All’interno dei festeggiamenti del bicentenario della nascita del santo fondatore, buona parte della famiglia salesiana proveniente da tutto il Sud Italia, dal Kosovo, dall’Albania e da Zurigo, darà vita ad un incontro di generazioni. Ad animare l’evento anche Pietro ed Emanuele, 57 e 28 anni, costretti a lasciare l’Iran, loro paese di origine, perché convertitisi alla religione cattolica. Venerdì 24, alla vigilia del Meeting, ci sarà il Workshop del DB Choir, il Coro Salesiano nato in occasione dei festeggiamenti del Bicentenario della nascita di don Bosco.

Sabato 25 si entra nel vivo dell’evento: dopo gli arrivi e l’accoglienza pomeridiana, avrà inizio il percorso intergenerazionale incentrato sulla bellezza del carisma salesiano. Nella serata, la Veglia di preghiera preceduta dallo spettacolo “La bellezza di don Bosco… di generazione in generazione”. La mattinata della domenica prevede invece la marcia festosa che accompagnerà l‘intero gruppo presso la cattedrale di Salerno, dove alle 12 don Pasquale Cristiani presiederà la Santa Messa. Il Meeting si concluderà nel pomeriggio con la “buonanotte salesiana”.

Il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) è il movimento che riunisce i gruppi e le associazioni che si riconoscono nella spiritualità e nell’impegno educativo salesiano. L’MGS nasce negli anni ’70 in Sicilia dove i giovani degli oratori salesiani decidono di incontrarsi per condividere le proprie esperienze salesiane e crescere e formarsi insieme nello stile di Don Bosco come uomini e donne, come laici impegnati e come educatori, dando vita a Catania, presso la casa Auxilium sull’Etna nell’agosto 1975, al primo convegno regionale degli oratori di Sicilia che, nella V edizione del 1978, diventerà MGS perché dopo i primi incontri cominciarono a partecipare anche giovani di altri ambienti educativi e associazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.