Roma monastica, un viaggio tra fede e cultura

Una ricostruzione peculiare di una Roma pressoché sconosciuta o, perlomeno, le cui memorie si perdono nel tempo. Una città nascosta viene definita, cancellata o semplicemente accantonata dallo scorrere dei secoli ma di cui è possibile ricostruire le tracce, fin quasi a delinearne i connotati, che parlano di una realtà intrinsecamente legata con il proprio territorio e, nondimeno, all'epoca in cui si è manifestata. Di questo è molto altro si è costituita la ricerca minuziosa convogliata nel volume “Monasteri di clausura a Roma – Dalle soppressioni unitarie alla nascita del Fondo Edifici di Culto”, un percorso a metà fra cultura e religiosità, presentato nel Chiostro dell'ex monastero di San Lorenzo in Panisperna alla presenza del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, il sottosegretario Stefano Candiani, il direttore centrale per l’amministrazione del Fec, prefetto Angelo Carbone, il presidente del Centro Studi sulla Cultura e l’immagine di Roma, Marcello Fagiolo, e diversi professori e ricercatori dell’Università degli Studi Roma Tre. L’incontro è stato moderato dal capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, da sempre sensibile alla cultura come aspetto che contribuisce alla crescita umana e civile. L’ex monastero che ha fatto da suggestiva cornice all’evento non è un luogo qualsiasi, ma uno dei fulcri delle piccole e sconosciute realtà che compongono il testo, un tempo strutture monastiche e, nel corso del tempo, riconvertite in spazi destinati all'Amminstrazione statale e comunale, già all'indomani della nomina di Roma come capitale del giovane Regno d'Italia.

La presentazione

Un'iniziativa, questa, voluta dal Fondo edifici di culto del Ministero dell'Interno, proprio allo scopo di accendere i riflettori sulle storie celate sotto le maschere della modernità, parlando di quanto e cosa si nasconda dietro il velo dei cambiamenti storici. Un discorso forse per appassionati ma decisamente da non sottovalutare, considerando di quale patrimonio si stia parlando: una ricchezza immensa, a livello artistico e spirituale, sulla quale risulta perlomeno importante prestare un po' d'attenzione. Nel corso della presentazione, sono stati anche presentati dei modelli in 3D dell'antico Monastero di San Lorenzo in Panisperna, prima della sua soppressione, avvenuta nel 1873, curati dagli esperti della Facoltà di architettura dell’Università degli Studi Roma Tre con tecniche di ricostruzione virtuale. Un mix di scienza contemporanea e fascino dell'antico, capaci di offrire una finestra su quella che fu la realtà monastica del luogo che ospita l'evento. Il sentimento che, in gran parte, ha ispirato la ricerca alla base del volume, capace di offrire spaccati di vite passate finite lontano nella memoria ma, di certo, non dimenticate.