Putin, colloquio di un'ora con Papa Francesco

Vrima tappa in Vaticano per Vladimir Putin, dove ha incontrato Papa Francesco. Non una prima, visto che si tratta del terzo incontro tra i due, che si erano già visti il 25 novembre 2013 e il 10 giugno 2015. In 19 anni, peraltro, questa è la sesta volta che Putin incontra un Papa. Prima di Francesco, era stato a colloquio con Giovanni Paolo II, il 6 giugno 2000 e il 5 novembre 2003, e con Benedetto XVI, il 13 marzo 2007.

L'arrivo in Vaticano

Con un percorso diverso da quello che solitamente fanno gli altri capi di Stato Valdimir Putin, seguito dal corteo di auto che lo accompagna, è entrato in piazza San Pietro passando per via della Conciliazione, per poi attraversare l'Arco delle Campane e arrivare al cortile San Damaso. Qui ad attenderlo il picchetto d'onore delle Guardie Svizzere, e il prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein. Al suo arrivo nella Sala del Tronetto, Francesco ha accolto Putin con una calorosa stretta di mano. Dopo le foto di rito, i due si sono intrattenuti in un lungo colloquio privato, durato circa un'ora, per poi procedere con il rituale scambio di doni. Fra questi, il Santo Padre ha riservato un rosario per i cronisti russi presenti. Al presidente russo, invece, Papa Francesco ha fatto dono di una copia autografa del Messaggio per la Giornata mondiale per la Pace dell'1 gennaio scorso, oltre che delle esortazioni apostoliche Gaudete et ExultateChristus Vivit e, infine, un esemplare del Documento di Abu Dhabi, sottoscritto assieme al Grande Imam di Al-Azhar nel febbraio scorso, considerato uno dei più importanti redatti sui temi della pace e della fratellanza. Da parte sua, Vladimir Putin ha consegnato al Pontefice un'icona, la copia di un film e un libro. Terminato lo scambio dei doni, prima di lasciare il Vaticano il presidente si è intrattenuto in un colloquio con il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, prolungando per altri 45 minuti la sua visita nella Santa Sede.

L'arrivo a Fiumicino

In ritardo sulla tabella di marcia, il presidente russo Vladimir Putin, è atterrato a Fiumicino. L'aereo, un Ilyushin 96, è stato fatto parcheggiare in una zona decentrata dell'aeroporto, a circa un centinaio di metri dalla postazione riservata alla stampa. Il cerimoniale allo sbarco, si è svolto in maniera molto veloce, con Putin che ha salutato cordialmente i presenti per poi salire a bordo della limousine presidenziale. Ad accogliere il presidente russo all'aeroporto, l'ambasciatore d'Italia nella Federazione Russa, Pasquale Terracciano, e il capo del Cerimoniale diplomatico della Repubblica, Inigo Lambertini, l'amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis e una delegazione della Santa Sede.