Proclamato sciolto il sangue di San Gennaro

L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe ha annunciato questa mattina, alle 10 e 08, l'avvenuta liquefazione del sangue di San Gennaro. Già al momento dell'apertura della cassaforte il sangue del santo patrono contenuto nell'ampolla risultava disciolto. Il tradizionale evento, che ha luogo tre volte all'anno, ha attirato la folla delle grandi occasioni nella cattedrale partenopea. L'annuncio dato dal cardinale Sepe è stato accolto dall'entusiasmo dei presenti. 

L'omelia

L'arcivescovo di Napoli è stato anche vittima, nel corso della cerimonia, di un lieve malore dovuto probabilmente al troppo caldo. Il cardinal Sepe era apparso bianco in volto già all'ingresso in chiesa ma nonostante i consigli del suo segretario ha voluto comunque celebrare fino alla fine la cerimonia. Il porporato campano ha detto: “Napoli va amata, come l'ama San Gennaro. Ciò significa che, guardando alla città, il nostro sguardo deve andare oltre la cronaca che appare una continua condanna per Napoli, con le cifre agghiaccianti prodotte da una violenza che coinvolge non pochi giovani e giovanissimi e in alcuni casi, come una terribile bestemmia davanti a Dio, addirittura i bambini”. “La violenza purtroppo – ha continuato il cardinale – cerca continuamente di avvelenare anche i pozzi delle acque pulite di cui la città è sempre e ancora ricca. Tra i mali di Napoli la sofferenza più nuova e più orribile di tutte racconta la storia atroce e beffarda di una città malata in una parte della sua stessa gioventù. Sembra non bastare neppure la nomenclatura più ordinaria: quella delle baby gang è una definizione che sa già di muffa e le stese sono diventate così ordinarie da non fare quasi più notizia“.

Venerazione

L'evento è molto sentito dalla popolazione partenopea ed avviene, oltre al 19 settembre, anche il 5 maggio ed il 16 dicembre. Dopo la celebrazione della messa e l'annuncio della liquefazione, nel pomeriggio dalle 16 in poi inizierà la venerazione dell'ampolla con il sangue.