Primo sottosegretario donna in Segreteria di Stato

Francesco aveva annunciato una maggiore presenza femminile nei ruoli decisionali della Curia vaticana. Oggi il Papa ha nominato la focolarina Francesca Di Giovanni, officiale della Segreteria di Stato, nuova sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, incaricandola di seguire il settore multilaterale. D'ora in poi la Sezione per i Rapporti con gli Stati avrà due sotto-segretari. 

Primo compito dirigenziale all'altra metà del cielo

Di Giovanni va ad affiancare monsignor Mirosław Wachowski, che si occuperà principalmente del settore della diplomazia bilaterale. “Questa nomina è stata assolutamente una sorpresa- afferma Di Giovanni a Vatican News-. Da vari anni si pensa alla necessità di un sottosegretario per il settore multilaterale: un settore delicato e impegnativo che necessita di un’attenzione particolare, perché ha modalità proprie, in parte diverse da quelle dell’ambito bilaterale. Ma che il Santo Padre affidasse a me questo ruolo, sinceramente non l’avrei mai pensato”. E aggiunge. “È un ruolo nuovo e cercherò di impegnarmi al meglio per corrispondere alla fiducia del Pontefice, ma spero di farlo non da sola: vorrei far tanto calcolo sulla sintonia che ha sinora caratterizzato il nostro gruppo di lavoro“. Il settore multilaterale  si occupa dei rapporti che “riguardano le organizzazioni inter-governative a livello internazionale e comprende la rete dei trattati multilaterali, che sono importanti perché sanciscono la volontà politica degli Stati riguardo ai vari temi concernenti il bene comune internazionale: pensiamo allo sviluppo, all’ambiente, alla protezione delle vittime dei conflitti, alla condizione della donna, e così via”. Di Giovanni continuerà ad occuparsi di “ciò che ho seguito fino ad ora all’interno della Sezione per i Rapporti con gli Stati, anche se adesso, in questo nuovo ruolo, avrò il compito di coordinare il lavoro di questo settore”. Ed  è “la prima volta che una donna ha un compito dirigenziale in Segreteria di Stato: Francesco ha preso una decisione innovativa, certamente, che, al di là della mia persona, rappresenta un segno di attenzione nei confronti delle donne. Ma la responsabilità è legata al compito, più che al fatto di essere donna”, osserva il neo-sottosegretario.

Il mandato papale

Di Giovanni cita l'omelia di Francesco del 1° gennaio scorso, in cui “egli fa un inno al ruolo della donna“, dicendo anche che “la donna è donatrice e mediatrice di pace e va pienamente associata ai processi decisionali, perché quando le donne possono trasmettere i loro doni, il mondo si ritrova più unito e più in pace.”  Il nuovo sottosegretario intende “contribuire a che questa visione del Santo Padre si possa realizzare, con le altre colleghe che lavorano in questo settore in Segreteria di Stato, ma anche con altre donne, e sono tantem che operano per costruire la fraternità anche in questa dimensione internazionale”. Ed è importante sottolineare “l’attenzione del Papa verso il settore multilaterale, che oggi è messo in discussione da alcuni, ma che ha una funzione fondamentale nella comunità internazionale: una donna può avere determinate attitudini per trovare punti comuni, curare i rapporti avendo a cuore l’unità”. E, sottolinea a Vatican News, “spero che il mio essere donna possa riflettersi positivamente in questo compito anche se sono doni che riscontro certamente anche nell’atteggiamento dei miei colleghi di lavoro uomini”.