Pedofilia, archiviata l’inchiesta sul card. Barbarin. Ma la stampa tace

E adesso chi restituirà l’onore e il rispetto all’arcivescovo di Lione cardinale Philippe Barbarin? Non c’è nulla di più facile per infangare un sacerdote, e ancor più un vescovo, che accusarlo di aver commesso o coperto reati sessuali. E’ quello che era avvenuto lo scorso anno nei confronti del porporato francese, finito al centro di un’inchiesta di pedofilia che ora è stata definitivamente archiviata.

Il comunicato della diocesi

Un comunicato della diocesi di Lione, infatti, ha reso noto di “aver ufficialmente preso conoscenza del decreto di archiviazione emesso l’11 dicembre 2016 dal procuratore della Repubblica di Lione a beneficio del card. Philippe Barbarin, non avendo l’inchiesta riscontrato alcuna infrazione penale da parte dell’interessato”. Nel febbraio dello scorso anno il cardinale era stato accusato di “non aver denunciato un’aggressione sessuale e non aver assistito la persona in pericolo in relazione ai fatti imputati a padre Jérôme Billioud nel 1990 e 1993″ spiega la nota della diocesi. Il tribunale di Lione ha ritenuto che non vi sia stata “alcuna violazione” perché il denunciante aveva rispettivamente 17 e 20 anni al momento dei fatti, e perché il card. Barbarin, incontrandolo l’unica volta nel 2009, aveva consigliato “a quest’uomo, nel frattempo maggiorenne, di sporgere denuncia” come in effetti avvenne.

L’attacco di Valls e della stampa

Quando divenne pubblica la notizia dell’indagine, i giornali si occuparono subito del cardinale Barbarin, che si difese strenuamente affermando di non aver “mai nascosto alcun caso di pedofilia“. Si parlò di “grande imbarazzo” in seno alla Conferenza episcopale francese. Addirittura l’allora premier transalpino Manuel Valls invitò l’arcivescovo “ad assumersi le sue responsabilità: non mi aspetto parole ma fatti”. Al di là della replica diretta del cardinale (“non ha altro da fare che pronunciarsi su un dossier che non conosce, visto che i magistrati non comunicano gli elementi della procedura? Sono stupefatto”), è interessante notare come ora lo stesso Valls taccia, quando il minimo che dovrebbe fare sarebbe chiedere scusa. Così come è “sorprendente”, per non dire scandaloso, che la notizia dell’archiviazione sia passata sotto silenzio, ignorata dai maggiori quotidiani italiani (eccezion fatta per Avvenire) e francesi.

Solidarietà alle vittime

Non a caso nel suo comunicato la diocesi auspica che “i media, che avevano ampiamente riportato le accuse del 2016 siano mossi dalla stessa preoccupazione” di informare riguardo la decisione dei giudici di archiviare la denuncia. Appello che sembra per il momento caduto nel vuoto. “Il card. Barbarin si rallegra che la magistratura abbia portato un po’ di verità e di pace dopo le polemiche appassionate e talvolta diffamatrici“. Il cardinale chiede infine che “siano rispettati i suoi diritti e le decisioni legali che lo riguardano” e ribadisce “il suo profondo sostegno, la disponibilità e la compassione verso tutte le vittime” di abusi sessuali.