“Il ricordo dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi non può essere né dimenticato né negato. Non può esserci fraternità senza aver prima dissipato le radici di odio e di violenza che hanno alimentato l’orrore dell’Olocausto”. E’ quanto scrive su Twitter papa Francesco in occasione della Giornata della memoria.
“Ricordare (dal latino ‘re-cordari’, da ‘cor, cordis’), oggi, è da intendere proprio nel suo senso etimologico: riportare al cuore una tragedia che si vorrebbe cancellare ma che si deve far rivivere, per far fremere una coscienza assonnata contro ogni sussulto morale”. Lo afferma oggi su Twitter il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura.
«Sulle distese dove amore e pianto marcirono e pietà, sotto la pioggia, laggiù, batteva un no dentro di noi, un no alla morte, morta ad Auschwitz, per non ripetere, da quella buca
di cenere, la morte.» Così sempre Ravasi in un secondo tweet, riportando la nota poesia “Auschwitz” di Salvatore Quasimodo).
Fonte: Ansa
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