Papa Francesco: “O santità o niente”

In occasione della solennità di Ognissanti, Papa Francesco ha recitato l'Angelus in una piazza San Pietro bagnata dalla pioggia. 

L'Angelus

“La prima lettura di oggi dal libro dell’Apocalisse – ha detto il Pontefice – ci pone davanti ad una moltitutidine immensa…sono i santi. Cosa fanno lassù? Cantano insieme, lodano Dio con gioia“. “Sarebbe bello – ha continuato il Santo Padre –  sentire il loro canto ma possiamo immaginarlo nella messa quando cantiamo 'Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo'”.

Modelli da imitare

Papa Francesci ha esortato i cristiani a prendere a modello le loro vite speciali: “Non solo pensiamo ai santi ma facciamo quello che fanno loro. Siamo uniti ai santi, a tutti loro, non solo a quelli più amati“. I santi non vanno visti come esseri straordinari, impossibili da imitare ma vanno considerati vicini a noi: “Oggi – ha detto il Pontefice – è festa di famiglia. I santi sono vicini a noi, anzi sono i nostri ratelli più veri, ci capiscono, ci vogliono bene, ci aiutano e ci attendono, sono felici e ci vogliono con loro in paradiso“.

Scegliere il Vangelo, non il mondo

L'esempio dei santi contrasta con quello che vediamo nella mondanità: “Il Vangelo dice 'beati i poveri' mentre i mondo dice 'beati i ricchi'. Il Vangelo dice 'beati i puri' mentre il mondo dice 'beati i furbi e i gaudenti'”. Il Papa ha invitato a perseverare sulla strada indicata dal Vangelo applicata in vita da chi è stato canonizzato: “Questa via della santità sembra portarci alla sconfitta eppure i santi hanno i simboli della vittoria. Hanno vinto loro, non il mondo”. Dunque, il Papa ha rivolto un appello: “Chiediamoci da che parte stiamo; quella del cielo o quella della terra. Domandiamoci; vogliamo davvero la santità o ci accontentiamo di essere cristiani senza infamia e senza lode? Il Signore offre tutto, offre la felicità per cui siamo stati creati”. Per Bergoglio, non c'è vie di mezzo: “O santità o niente. Ci fa bene essere provocati dai santi che qui non hanno avuto mezze misure. Non si tratta di fare cose straordinarie ma seguire questa via che ci porta in cielo. Oggi intravediamo il nostro futuro. Siamo nati per non morire mai più, il Signore ci incoraggia”. “La Santa Madre di Dio – ha concluso il Pontefice – ci incoraggi a percorrere la strada della santità”.