Papa Francesco: “L'insulto uccide”

Prosegue la catechesi sul quinto comandamento, quello di non uccidere. Nell'udienza generale di oggi in piazza San Pietro, Papa Francesco ha commentato il divieto posto dalla quinta Parola del Decalogo.

L'insulto uccide la persona

Il Santo Padre, confermando quanto aveva detto la settimana scorsa, ha ribadito: “Nessuno può disprezzare la vita altrui o propria“. “L'uomo – ha osservato il Santo Padre – porta in sè l'immagine di Dio ed è oggetto del suo amore infinito qualunque sia la condizione in cui è stato chiamato all'esistenza”. Bergoglio ha ricordato che per Gesù “anche l'ira contro un fratello è una forma di omicidio“. Il Papa ha riflettuto sull'abitudine dell'uomo ad insultare: “Noi – ha detto il Pontefice – siamo abituati ad insultare. Per noi un insulto è come un respiro. Ma Gesù ci dice; 'fermati perchè l'insulto fa male, uccide'”. Questo perchè, ha detto Bergoglio, “il disprezzo uccide la dignità della persona”. “Sarebbe bello – si è augurato il Santo Padre – che quest'insegnamento di Gesù entrasse nella mente e nel cuore”. 

No al chiacchiericcio prima della messa

Papa Francesco ha criticato un atteggiamento che, a suo dire, sarebbe diffuso tra i fedeli che frequentano la messa: “Quando andiamo alla messa – ha detto il Pontefice – dovremmo avere un atteggiamento di riconciliazione con le persone con cui abbiamo avuto dei problemi e che abbiamo insultato. Tante volte, però, mentre aspettiamo il sacerdote, si chiacchiera un pò e si parla male di altri. Questo non si può fare”. Francesco ha ripetuto di non dimenticare l'importanza dell'insulto e dell'odio perchè Gesù li mette sul piano dell'uccisione. “Per ferire una donna – ha osservato il Papa – può bastare un gesto di freddezza; per spezzare il cuore di un giovane basta negargli la fiducia; per annientare un uomo basta ignorarlo“. Non bisogna cadere nella trappola dell'egoismo e dell'individualismo. Il monito del Papa per il quale “l'indifferenza uccide” dal momento che è “come dire all'altra persona; 'tu sei un morto per me perchè tu lo hai ucciso nel tuo cuore'”.

Non uccidere è una chiamata all'amore

Il Santo Padre ha esortato gli uomini ad essere “custodi” dei propri fratelli perchè “non amare è il primo passo per uccidere e non uccidere è il primo passo per amare“. L'umanità non necessita di ulteriore odio, ma soltanto di amore: “La vita umana – ha detto il Pontefice – ha bisogno di amore e l'amore autentico è quello che Cristo ci ha mostrato, quello della misericordia. Nessuno di noi può sorpavvivere senza misericordia, tutti abbiamo bisogno del perdono”. Alla luce di ciò, “non uccidere – ha osservato il Santo Padre – vorrà dire curare, valorizzare, includere e anche perdonare“. Bergoglio è poi tornato ad esortare l'uomo a non limitarsi a non fare del male, ma a spingersi a fare del bene: “Nessuno – ha detto Francesco – si può illudere pensando; 'sono a posto perchè non faccio nulla di male'. Un minerale, una pianta, i sampietrini non fanno nulla di male perchè hanno questo tipo di esistenza. Ad un uomo e una donna è richiesto di più. C'è del bene da fare, ciascuno il suo”. Un invito da tenere in considerazione alla luce della catechesi di oggi perchè “non uccidere è un appello all'amore e alla misericordia”. Bergoglio ha concluso la sua omelia utilizzando una citazione da lui particolarmente amata: “Non fare del male è cosa buona, ma non fare del bene non è buono. Dobbiamo sempre fare del bene e andare oltre“.