Papa Francesco battezza 13 bimbi: “Sia l’inizio di un bel cammino”

Il Papa impartisce il Battesimo nella Cappella Sistina. E ai genitori raccomanda: "Insegnate loro a pregare fin da bambini"

Papa Francesco Battesimi

Tredici bambini, altrettante famiglie. Un momento ormai tradizionale (la prima volta fu nel 1981, con Giovanni Paolo II) ma sempre di grande effetto. E non solo per la cornice maestosa della Cappella Sistina ma anche, e soprattutto, per un sacramento che decreta l’inizio del cammino cristiano dei nuovi nati. “Una giornata buona”, la definisce Papa Francesco, che impartisce il Battesimo a tredici bimbi che attendono buoni il loro turno. Poche urla o vagiti quest’anno, anche se il Santo Padre, come di consueto, invita a non imbarazzarsi se mai dovesse capitare. Anzi, se qualcuno dovesse “dare il la”, perché “i bambini sono sinfonici, tutti andranno dietro a questo. Lasciateli gridare, lasciateli piangere. Forse qualcuno piange di fame: allattateli. Con tutta libertà”.

Battesimi in Vaticano, il Papa: “Come un nuovo compleanno”

C’è un aspetto fondamentale nel sacramento del Battesimo. È come se fosse una festa, che celebra “l’inizio di un bel cammino cristiano, nel quale voi aiuterete i vostri figli ad andare avanti. Forse qualcuno è troppo coperto e ha caldo: che siano comodi, che stiano comodi tutti”. I nuovi battezzati, ricordano a chi assiste, genitori e non solo, il momento in cui è stato ricevuto il proprio Battesimo. “È come un compleanno – spiega Papa Francesco -, perché il Battesimo ci fa rinascere alla vita cristiana. Per questo vi consiglio di insegnare ai vostri figli la data del Battesimo, come un nuovo compleanno: che tutti gli anni ricordino e ringrazino Dio per questa grazia di essere diventati cristiani”.

Imparare la preghiera

Ma c’è un altro insegnamento che non deve essere trascurato. Perché i bambini battezzati iniziano una strada nuova, nella quale avranno il bisogno del supporto costante di genitori, padrini e madrine per riconoscere gli aspetti fondamentali della vita cristiana. “Ci viene insegnato a pregare, da bambini: che imparino a pregare, come bambini, almeno a fare così con le mani, con i gesti… Che imparino la preghiera, da bambini, perché la preghiera sarà quello che darà loro forza durante tutta la vita: nei momenti buoni, per ringraziare Dio, e nei momenti brutti, per trovare la forza. È la prima cosa che voi dovete insegnare: pregare”. Anche la Madonna, la Madre: “Si dice che quando qualcuno è arrabbiato con il Signore, o si è allontanato, la Madonna è sempre vicina per fargli strada per poter tornare. È un detto. Il Signore sempre ci è vicino, ma la Madonna è la mamma, e la mamma è sempre più vicina del papà. Sempre. Perché? Perché è così. Le mamme sono così, e questo è grande. Che imparino ad essere cristiani”.