Papa Francesco: “Abusi, fermezza nel cercare verità e giustizia”

E'iniziata nel Santuario mariano di Knock, nel nord-ovest dell'Irlanda, la seconda e ultima giornata di Papa Francesco in terra irlandese, dove si è recato per il IX Incontro mondiale delle Famiglie. Dopo la grande festa nel Croke Stadium di Dublino, alla presenza di nuclei familiari provenienti da 114 Paesi del mondo, il Santo Padre ha dedicato la mattinata trascorsa sotto il cielo della Contea di Mayo alla preghiera e alla riflessione, guidando dal santuario la recita dell'Angelus domenicale e affermando, rivolto ai fedeli irlandesi radunati nel cortile del luogo di culto, la sua lietezza nell'essere “con voi nella Casa della Madonna” e “rendo grazie per aver potuto visitare questo santuario così caro al popolo irlandese”. Nella Cappella dell’Apparizione, ha spiegato, “ho affidato all’amorevole intercessione della Madonna tutte le famiglie del mondo e, in modo speciale, le vostre famiglie, le famiglie irlandesi. Maria nostra Madre conosce le gioie e le fatiche che si sperimentano in ogni casa. Tenendole nel suo Cuore immacolato, le presenta con amore al trono del suo Figlio”.

“Perdono per le vittime degli abusi”

Invitando tutti i presenti ad affidare a “Maria nostra madre” il cammino del popolo “in questa Isola di smeraldo”, Papa Francesco ha pregato perché “le famiglie siano sostenute nel loro impegno di diffondere il Regno di Cristo e di prendersi cura degli ultimi tra i nostri fratelli e sorelle. Fra i venti e le tempeste che imperversano sui nostri tempi, siano baluardi di fede e di bontà che, secondo le migliori tradizioni della nazione, resistono a tutto ciò che vorrebbe sminuire la dignità dell’uomo e della donna creati a immagine di Dio e chiamati al sublime destino della vita eterna”. In particolare, il Santo Padre ha ricordato che “pregando davanti alla sua statua, le ho presentato, in particolare, tutte le vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda”. Per il Pontefice, “nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi. Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia”. Per questo Papa Francesco ha implorato “il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio. Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per la guarigione di tutte le persone che hanno subito abusi di qualsiasi tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano”.

Un pellegrinaggio, quello di Knock, che permette al Santo Padre di “rivolgere un cordiale saluto all’amata gente dell’Irlanda del Nord. Sebbene il mio viaggio per l’Incontro Mondiale delle Famiglie non includa una visita al Nord, vi assicuro il mio affetto e la mia vicinanza nella preghiera. Chiedo alla Madonna di sostenere tutti i membri della famiglia irlandese perché perseverino, come fratelli e sorelle, nell’opera di riconciliazione”. Nel concludere il suo discorso, Papa Francesco ha rivolto “uno speciale saluto agli uomini e alle donne che sono in carcere in questo Paese”, ringraziando in particolare “quanti tra loro mi hanno scritto avendo saputo che sarei venuto in Irlanda”.