Papa: “Cristiani spesso spaventati dalla gratuità di Dio”

“E’ tanto difficile ascoltare la voce di Gesù, la voce di Dio quando uno gira intorno a se stesso: non ha orizzonte, perché l’orizzonte è lui stesso”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia di questa mattina a Casa Santa Marta. Il Santo Padre ha meditato il Vangelo di oggi dove Gesù narra la parabola dell’uomo che diede una grande festa, ma gli invitati trovarono delle scuse per non andare. Uno dice che deve vedere il suo campo: ha voglia di vederlo per sentirsi “un po’ potente”. Vanità, orgoglio, potere: “preferisce quello piuttosto che rimanere seduto come uno tra tanti”. Un altro ha acquistato cinque buoi ed è concentrato sugli affari; pertanto non vuole “perdere tempo” con altra gente. L’ultimo, invece, afferma di essere sposato e non vuole portare la moglie alla festa; è l’egoismo: “voleva l’affetto per se stesso”.

“Alla fine – ha spiegato il vescovo di Roma – tutti e tre hanno una preferenza per se stessi, non per condividere una festa”. Il Papa ha osservato che “se l’invito fosse stato, per esempio: ‘Venite, che ho due o tre amici affaristi che vengono da un altro Paese, possiamo fare qualcosa insieme’, sicuramente nessuno si sarebbe scusato”. I tre invitati sono spaventati dalla “gratuità di Dio”. Ciò, secondo il Pontefice, avviene “perché le esperienze della vita, tante volte ci hanno fatto soffrire” come i discepoli di Emmaus che si allontanano da Gerusalemme o Tommaso che vuole toccare per credere. “Siamo più sicuri – ha aggiunto – nei nostri peccati, nei nostri limiti, ma siamo a casa nostra; uscire da casa nostra per andare all’invito di Dio, a casa di Dio, con gli altri? No. Ho paura. E tutti noi cristiani abbiamo questa paura: nascosta, dentro… ma non troppo. Cattolici, ma non troppo. Fiduciosi nel Signore, ma non troppo. Questo ‘ma non troppo’, segna la nostra vita, ci fa piccoli, ci rimpiccolisce”.

Il Signore, nella parabola, chiede al servo che costringa le persone – poveri e storpi – a entrare alla festa. Tante volte, ha sottolineato, “il Signore deve fare con noi lo stesso: con le prove, tante prove… Costringe quel cuore, quell’anima a credere che c’è gratuità in Dio, che il dono di Dio è gratis, che la salvezza non si compra: è un grande regalo, che l’amore di Dio… è il regalo più grande!”. “Noi dobbiamo aprire il cuore, fare da parte nostra tutto quello che possiamo – ha concluso – ma la grande festa la farà Lui”.