OMELIA A SANTA MARTA, “DIO RICONCILIA NELLE PICCOLE COSE, CAMMINANDO CON IL POPOLO”

“Dio riconcilia e pacifica nel piccolo, camminando con il suo popolo”. Queste le parole del Papa nell’odierna omelia tenuta nella Casa Santa Marta. Bergoglio ha preso spunto dalle letture della memoria del giorno (la Chiesa oggi ricorda la nascita della Vergine Maria) per sottolineare che ognuno di noi è chiamato ad essere umile e vicino al prossimo, così come ci insegna il capitolo 25 del Vangelo di Matteo.

“Come riconcilia Dio,qual è lo stile di riconciliazione di Dio?” Questi i principali interrogativi posti dal Papa. Il compito di Gesù, ha detto, è stato proprio quello di “riconciliare e pacificare”. Avverte però che Dio per riconciliare non firma nessun documento, non indice nessuna grande assemblea, ma “pacifica con una modalità speciale. Riconcilia e pacifica nel piccolo e nel cammino”. Il pontefice, rifacendosi alla prima lettura, tratta dal libro del profeta Michèa, dove si parla della piccola Betlemme che diventerà grande perché da quel “piccolo viene la pace”. Il Signore sceglie sempre “le cose piccole, le cose umili per fare le grandi opere. E anche ci consiglia di farci piccoli come bambini per poter entrare nel Regno dei Cieli. Dio riconcilia e pacifica nel piccolo”.

“Ma, anche nel cammino: camminando. Il Signore non ha voluto pacificare e riconciliare con la bacchetta magica: oggi – pum! – tutto fatto! No. Si è messo a camminare con il suo popolo e quando abbiamo sentito questo passo del Vangelo di Matteo: ma, è un po’ noioso no? Questo generò questo, questo generò questo, questo generò questo … E’ un elenco: ma è il cammino di Dio! Il cammino di Dio fra gli uomini, buoni e cattivi, perché in questo elenco ci sono santi e ci sono criminali peccatori, anche. C’è tanto peccato, qui. Ma Dio non si spaventa: cammina. Cammina con il suo popolo”. Cosa dobbiamo fare allora noi cristiani per pacificare come ha fatto Gesù? Il Papa da la risposta: mettendo in pratica “il protocollo dell’amore per il prossimo. Il popolo sognava la liberazione. Il popolo d’Israele aveva questo sogno perché gli era stato promesso, di essere liberato, di essere pacificato e riconciliato. Giuseppe sogna: il sogno di Giuseppe è un po’ come il riassunto del sogno di tutta questa storia di cammino di Dio con il suo popolo. Ma non solo Giuseppe ha dei sogni: Dio sogna. Il nostro Padre Dio ha dei sogni, e sogna cose belle per il suo popolo, per ognuno di noi, perché è Padre e essendo Padre pensa e sogna il meglio per i suoi figli”.

Dio è onnipotente e grande, ha detto Francesco, ma anche ci “insegna a fare la grande opera della pacificazione e della riconciliazione nel piccolo, nel cammino, nel non perdere la speranza con quella capacità di sognare dei grandi sogni, dei grandi orizzonti. Sempre in cammino, in vicinanza con gli altri, come ci insegnano le Beatitudini e Matteo 25, e anche con grandi sogni. Continuiamo la celebrazione, adesso, del memoriale del Signore nel piccolo: un piccolo pezzo di pane, un po’ di vino … nel piccolo. Ma in questo piccolo c’è tutto. C’è il sogno di Dio, c’è il suo amore, c’è la sua pace, c’è la sua riconciliazione, c’è Gesù: Lui è tutto quello”.