“Non perdete mai la tenerezza”

La fede, l'amore, il fare il bene si imparano in dialetto: il dialetto della famiglia”. Papa Francesco lo ha ricordato rispondendo all'indirizzo di saluto del capo della Polizia Franco Gabrielli, in occasione dell'incontro nell'Aula Paolo VI con dirigenti e agenti della Questura di Roma che erano accompagnati dai familiari. Quello del lessico familiare è un tema caro al Papa: “Quando il vostro Cappellano mi ha chiesto udienza per il Personale della Polizia di Stato della Questura di Roma e la Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza insieme alle famiglie, mi sono subito rallegrato. Incontrare voi, con i figli, le mogli, i mariti, i genitori, mi dà gioia! Guardarvi negli occhi, stringervi la mano, accarezzare i vostri bambini dilata i cuori, ci avvicina e ci unisce nella lode e nel ringraziamento al Signore. La famiglia è la prima comunità dove si insegna e si impara ad amare. Ed è l’ambito privilegiato in cui si insegna e si impara anche la fede, si impara a compiere il bene”.

Ma il Papa conosce bene anche “le ansie e le tensioni delle famiglie, i conflitti generazionali, le violenze domestiche, le difficoltà economiche, la precarietà del lavoro“. Davanti a tutto questo, ha ricordato, “Gesù non ci abbandona mai: segue e accompagna con misericordia tutti gli esseri umani; in modo particolare le famiglie, che santifica nell'amore. La sua presenza si manifesta attraverso la tenerezza, le carezze, l'abbraccio di una mamma, di un padre, di un figlio. La famiglia è il luogo della tenerezza”. E qui ha aggiunto a braccio: “Per favore, non perdere mai la tenerezza: quest'epoca manca di tenerezza, serve ritrovarla e la famiglia può aiutarci adesso”.

Da parte sua, ha concluso il Papa, “la Chiesa, come madre premurosa, ci insegna a rimanere saldi in Dio” e a sostenere “tutte le contrarietà e le vicissitudini della vita, le aggressioni del mondo, le infedeltà e i difetti nostri e degli altri. Una buona famiglia trasmette anche i valori civili, educa a sentirsi parte del corpo sociale, a comportarsi da cittadini leali e onesti. Una nazione non può reggersi se le famiglie non adempiono questo compito. La prima educazione civica si riceve in famiglia”. L'incontro è stato concluso dalla conduttrice Lorena Bianchetti che ha presentato “la preghiera del poliziotto”, eseguita in forma musicale e dedicata al patrono, San Michele Arcangelo, con la benedizione e l'incitamento del Papa ad avere “coraggio, mitezza e tenerezza”.