“Non avere paura di fare cose grandi, senza trascurare le piccole”

Non spaventarci di fare cose grandi, di andare avanti, a patto che abbiamo la delicatezza di curare le cose piccole“. E' questa la richiesta che Papa Francesco ha fatto al Signore al termine dell'omelia pronunciata durante la messa mattuttina a Casa Santa Marta. Il Pontefiche ha incentrato la predica odierna sulla conversione di Paolo sulla via di Damasco, prendendo spunto dalla lettura del passo degli Atti degli Apostoli

Da persecutore dei cristiani ad Apostolo delle genti

Papa Francesco ha spiegato che la conversione di Paolo è “un cambio di pagina nella storia della salvezza” che segna l'apertura “ai pagani, ai gentili a coloro che non erano israeliti”, un'apertura permessa dal Signore perché “è una cosa importante”. Il Pontefice ha quindi incentrato tutta l'omelia, come riporta Vatican News, sull'Apostolo delle genti che cieco, rimase tre giorni senza cibo né acqua finché Anania, mandato dal Signore, non venne a restituirgli la vista, donandogli anche la possibilità di iniziare il suo cammino di conversione. “Prima di tutto era un uomo coerente perché era un uomo aperto a Dio. Se lui persegutava i cristiani era perchè era convinto che Dio voleva questo – ha detto il Pontefice parlando di San Paolo – E un'altra traccia del suo temperamento è che era un uomo docile, aveva la docilità, non era un testardo”, sottolineando che forse il suo temperamento era testardo, ma non la sua anima

La perseveranza e la docilità

Rivolgendosi a un gruppo di suore del Cottolengo, presenti alla celebrazione mattutina in occasione del cinquantesimo della loro vita religiosa, il Papa ha voluto esaltare “la docilità delle donne del Cottolengo”, ricordando anche una sua visita, negli anni '70, a una delle strutture. Dopo aver raccontato del suo passare di stanza e in stanza guidato proprio da una suora. Il Pontefice ha sottolineato che senza la loro perseveranza e la loro docilità, non potrebbero portare avanti la loro opera. “Perseverare. Questo è un segnale della Chiesa. Io vorrei ringraziare oggi, in voi, tanti uomini e donne, coraggiosi, che rischiano la vita, che vanno avanti, anche che cercano nuove strade nella vita della Chiesa – ha detto il Papa – Cerchiamo nuove strade, questo ci farà bene a tutti. A patto che siano le strade del Signore. Andare avanti nella profondità della preghiera, nella profondità della docilità, del cuore aperto alla voce di Dio. E così si fanno i veri cambiamenti nella Chiesa, con persone che sanno lottare nel piccolo e nel grande”.