Napoli: si è ripetuto il miracolo di San Gennaro, il sangue si è sciolto

Alle 09:26 è stata mostrata ai fedeli in Duomo l'ampolla con il sangue del santo aperta dall'arcivescovo monsignore Mimmo Battaglia

Il sangue liquefatto e il busto di san Gennaro

Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. E Napoli celebra il “suo” santo nel Duomo partenopeo, alla presenza di duemila fedeli per la messa. Alle 09:26 è stata mostrata ai fedeli riuniti in Duomo l’ampolla con il sangue del santo, dopo la processione, aperta dall’arcivescovo monsignore Mimmo Battaglia dalla cappella dove si trova la teca che custodisce l’ampolla con le reliquie del santo, fino all’altare maggiore.

Il miracolo di san Gennaro

Nella cattedrale gremita tante le personalità presenti: il ministro degli Esteri, Luigi di Maio; il ministro della Cultura, Dario Franceschini; il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato; il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ed il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Il sangue si è sciolto alle 9.26. Il vescovo Battaglia dall’altare ha annunciato il prodigio: “Il segno del sangue ancora una volta” parole seguite dal classico sventolio dei fazzoletti bianchi che confermano l’avvenuto miracolo. Lungo applauso dei fedeli. Vicino a Battaglia un gruppo di adolescenti e bambini che il vescovo ha voluto con lui per la celebrazione. Interminabile lo sventolio dei fazzoletti bianchi.

La liquefazione tre volte l’anno

Il prodigioso evento avviene tre volte all’anno: a settembre, nel giorno della festa, il sabato che precede la prima domenica di maggio per ricordare la traslazione dei resti del santo e – infine – il 16 dicembre, in ricordo dell’eruzione vesuviana del 1631.

Quando il sangue non si scioglie i napoletani interpretano il mancato prodigio come cattivo presagio. Questa edizione 2022 è comunque storica dopo due anni in cui l’accesso al Duomo era stato fortemente limitato nell’affluenza a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid.