Mons. Russo: “Problema sicurezza non dipende dai migranti”

Si conclude oggi il consiglio episcopale permanente della Cei iniziato due giorni fa nella sede di Circonvallazione Aurelia, 50. Durante i lavori non si è mancato di affrontare il tema più scottante dei tempi odierni, quello delle migrazioni: il segretario della Cei, monsignor Stefano Russo, ha dichiararto: “Non si può ricondurre il problema della non sicurezza ai migranti, è sbagliato”. “Bisogna – ha continuato il Vescovo di Fabriano – superare i luoghi comuni, le risposte frettolose e i richiami gridati”, ribadendo che “la Chiesa ascolta il grido dei migranti”. Monsignor Russo ha voluto precisare: “Dispiace che il tema della sicurezza venga accostato al tema dei migranti, quasi che la colpa della mancanza di sicurezza sia la loro”. “Mi sembra un po’ eccessivo, un’esagerazione. Come se la questione della sicurezza – ha continuato – dipendesse dal modo in cui si gestisce la questione dei migranti”. Una riflessione da cui scaturisce questa conclusione: “È importante il superamento dei luoghi comuni, delle risposte frettolose e dei richiami gridati“. “La Chiesa italiana ascolta il grido dei migranti, è impegnata da sempre a farsi prossima in queste situazioni”. Il segretario generale ha escluso che si possa parlare di obiezione di coscienza: “Non mi sembra si possa parlare di obiezione di coscienza da parte della Chiesa. I Vescovi sono molto attenti al discorso sulla sicurezza”.

Regolamento per la tutela dei minori

Nel corso dei lavori del consiglio, i Vescovi italiani hanno anche approvato il nuovo Regolamento per la tutela dei minori al termine di un confronto sulle linee guida. E' stato istituito in un Servizio che si pone come obiettivo – si legge nel comunicato finale – l’offerta di un supporto in questo ambito alla Conferenza Episcopale Italiana, alle Chiese particolari, agli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, alle associazioni e alle aggregazioni ecclesiali”. Altri compiti che si porrà il Servizio, il “supporto alla CEI, ai Vescovi e ai Superiori Maggiori; la promozione e l’accompagnamento delle attività dei Servizi regionali e inter-diocesani; lo studio e la proposta di contenuti informativi e formativi, oltre che di strumenti operativi per consolidare nelle comunità ecclesiali una cultura della tutela dei minori, per rafforzare la sicurezza dei luoghi ecclesiali frequentati dai minori, per formare tutti gli operatori pastorali e prevenire ogni forma di abuso”.

Aiuto ai terremotati

La Cei si è impegnata inoltre ad aiutare concretamente le Diocesi di Catania e di Acireale colpite dal terremoto di dicembre. Lo farà anche sollecitando la vicinanza del governo.

La Bibbia

I Vescovi italiani hanno deciso poi di dare un seguito a quanto auspicato da Papa Francesco in merito alla diffusione della Parola di Dio ed ha deliberato che “accogliendo questa indicazione, il Consiglio Permanente affida a ciascuna Diocesi la responsabilità di promuovere ogni anno in maniera creativa tale iniziativa. I Vescovi hanno osservato che, in un tempo di analfabetismo religioso diffuso, l’evento biblico acquista una forte valenza culturale e aiuta gli stessi fedeli a quella conoscenza delle Scritture che è elemento centrale per essere cristiani”.