MARCIA FRANCESCANA: UN “VIAGGIO A PIEDI” NEL CORPO E NELLO SPIRITO

Una “forte esperienza di vita” unica nel suo genere è la Marcia Francescana che è iniziata il 25 luglio e si concluderà il 4 agosto 2016, un’iniziativa che da circa 30 anni registra sempre più consensi. “Alla porta del cielo” è il titolo scelto per la Marcia di quest’anno che richiama il Giubileo che sta vivendo la Chiesa. E’ un “viaggio a piedi” un percorso del corpo e dello spirito.

Si tratta di un cammino di dieci giorni per quanti desiderano impegnarsi full immersion, in un breve itinerario spirituale che coinvolge ogni anno migliaia di giovani italiani ed europei. Si rivive così annualmente quest’evento, che fa nascere nuove amicizie e fa sì che ognuno riscopra la bellezza del rapporto con Dio Padre. Per questo particolare pellegrinaggio, bisogna riconoscere che gli amici scout sono facilitati perché abituati a percorrere km, ma la Marcia è rivolta a tutti i giovani che desiderano trascorrere dei giorni all’insegna della gioia, della preghiera e della condivisione. La fatica fisica sarà ben supportata dalla serenità che giorno per giorno crescerà nel cuore dei marciatori. E’ un mettersi in cammino verso Dio.

Le pause e i pernottamenti durante i giorni della Marcia, si faranno presso locali parrocchiali, conventi, o scuole, quindi è un evento che coinvolge tutto il nostro “Bel Paese”. Come ogni evento che si rispetti, la Marcia Francescana ha un inno ufficiale, composto dalla band Rock Reale di Christian Music italiana. Ogni passo avvicina all’incontro con la Misericordia del Signore, chi apre il cuore e accoglie la Grazia di Dio diventa a sua volta misericordioso con gli altri.

Per il decimo anno della Marcia Francescana i partecipanti hanno avuto la gioia di incontrare Papa Wojtyla, il quale ha espresso il suo profondo entusiasmo: “È con vera letizia che mi trovo in mezzo a voi,… ragazzi e ragazze, partecipanti a questa nuova ‘marcia francescana’, che ha avuto inizio dai vostri paesi d’origine, da varie parti d’Italia e dell’estero, con tappa ad Assisi, e che oggi,… si conclude qui a Castel Gandolfo. Vi accolgo volentieri, mi congratulo con voi e vi auguro di andare sempre avanti affinché il vostro cammino, sull’esempio del grande assisiate, abbia uno sbocco coerente e continuo.”

Ma per intraprendere questo speciale viaggio cosa ci serve portare? Bisogna solo preparare il cuore, abbandonare le proprie certezze per sentirsi pellegrini, in grado di entrare nella tenda preparata dal Signore.