“L’umanità nel nuovo anno tra ombre e speranze”

“Abbiamo iniziato da poco un nuovo anno, e tante sono le nostre attese e le nostre speranze. All’orizzonte vediamo anche ombre e pericoli che preoccupano l’umanità. Come cristiani siamo chiamati a non perderci d’animo e a non scoraggiarci”. Così Papa Francesco che ha ricevuto in udienza dirigenti, funzionari e agenti dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, per la presentazione degli auguri per il 2015.

medaglia_poliziaIl vescovo di Roma ha espresso loro “grato apprezzamento per il lavoro” svolto con “professionalità e dedizione”. La nostra speranza, ha sottolineato, “poggia su una roccia incrollabile: l’amore di Dio, rivelato e donato in Cristo Gesù, nostro Signore. Ricordiamo le parole consolanti dell’apostolo Paolo: ‘Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? … Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati’”.

Voi, ha continuato il Santo Padre, “avete il compito di custodire e sorvegliare luoghi che hanno grandissima importanza per la fede e per la vita di milioni di pellegrini… Che ciascuno possa sentirsi aiutato e custodito dalla vostra presenza e dalla vostra premura”. “Sì, cari fratelli e sorelle – ha soggiunto – siamo tutti chiamati ad essere custodi del nostro prossimo. Il Signore ci chiederà conto della responsabilità a noi affidata, del bene o del male che avremo compiuto nei confronti del nostro prossimo”.