L’Obolo di San Pietro sbarca sui social

Dopo aver lanciato, lo scorso novembre, il nuovo sito internet www.obolodisanpietro.va, il secolare Ufficio di solidarietà arriva anche sui social. Lo rende noto un comunicato della Segreteria di Stato. L’obiettivo è quello di dialogare con chi vuole aiutare i più bisognosi e far conoscere le opere di carità realizzate grazie alla solidarietà dei fedeli di tutto il mondo, siano essi religiosi, laici, società, enti o fondazioni, e le strutture che coadiuvano da vicino il Papa nell’esercizio della Sua missione.

Dal 1° marzo, sono infatti attivi i profili Twitter e Instagram dell’Obolo di S. Pietro, nati con l’obiettivo di creare con i cattolici di tutto il mondo una comunicazione diretta, autentica, trasparente e partecipata con chi vuole aiutare i più bisognosi. Su Twitter, l’Obolo di San Pietro è presente con tre distinti profili in lingua italiana, inglese e spagnola, mentre su Instagram il profilo è unico. Sulle due piattaforme vengono quotidianamente condivisi i messaggi del Pontefice pubblicati sul sito ufficiale dell’Obolo, insieme a immagini, pensieri e approfondimenti sulle opere di carità avviate dalla Santa Sede attraverso questa storica iniziativa di Carità cristiana.

Come si legge in uno dei tweet pubblicati per inaugurare l’apertura del profilo “La misericordia è muoversi assieme, è andare incontro ai bisogni e alle necessità dei bisognosi”. È con questo spirito che l’Obolo di San Pietro è impegnato a sostenere piccoli e grandi progetti in tutto il mondo, come la creazione di un ospedale pediatrico a Bangui in Centrafrica, la colletta voluta dal Papa per alleviare il dolore del popolo ucraino e il supporto in favore della prima università cattolica in Giordania. Nati per volontà della Santa Sede e come frutto di una stretta collaborazione fra la Segreteria di Stato, la Segreteria per la Comunicazione e il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, i tre profili Twitter “Obolo di San Pietro: @obolus_it”; “Obolo de San Pedro: @obolus_es”; “Peter’s Pence: @obolus_en” e di Instagram “Obolus: obolus_va” sono pronti a ricevere come follower i cattolici di tutto il mondo ispirati da un comune cammino di misericordia: #movingMercy.

Un ulteriore modo di accrescere la trasparenza, anche dopo le recenti polemiche sollevate da alcuni libri su una presunta opacità della gestione delle offerte dei fedeli.