Le tre religioni monoteiste festeggiano nello stesso giorno

Un giorno di festa per tutti: è il 4 ottobre, che quest’anno vede tre ricorrenze religiose in contemporanea. Le fedi abramitiche, per coincidenze dei vari calendari, celebrano nella stessa giornata: è San Francesco d’Assisi per i cristiani, lo Yom Kippur per gli ebrei e la ricorrenza di Eid al-Adha per i musulmani.

San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena, è l’unica dei tre appuntamenti che ha una data fissa: fu Papa Gregorio IX a canonizzarlo il 16 luglio 1228, soltanto due anni dopo la morte. Per questo motivo, il processo di canonizzazione è stato uno dei più rapidi della storia della Chiesa cattolica. San Francesco, per il suo esempio di umiltà, tolleranza e povertà, è uno dei santi più amati e celebrati dai cristiani in tutto il mondo: sono 23 i santuari dedicati al frate, che ripercorrono i luoghi dove ha trascorso la sua vita.

Lo Yom Kippur è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’espiazione: fa parte dei così detti “Giorni terribili”o “Giorni di timore reverenziale”. Segna l’ultimo giorno dei Dieci Giorni del Pentimento, che inizia con la ricorrenza dello Rosh haShana, uno dei tre capodanni ebraici. Nel calendario ebraico, lo Yom Kippur incomincia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishri e continua fino alle prime stelle della notte successiva: la celebrazione può durare anche 25-26 ore.

Laʿīd al-aḍḥā o “festa del sacrificio” è celebrata ogni anno nel mese lunare di Dhū l Ḥijja, in cui ha luogo l’Hajj, ovvero il pellegrinaggio canonico. Durante la ricorrenza si fa un sacrificio rituale, che ricorda quello fatto da Abramo con un montone: Dio gli chiese di sacrificare il figlio Ismail e Abramo obbedì. Ma un angelo lo fermò, facendogli sostituire il figlio con l’animale. Un rituale preciso è prescritto per il sacrificio: l’animale deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide.