LE TASSE SUL BUSINESS SONO SACROSANTE, ANCHE PER LA CHIESA

Anche nella Chiesa c’è la “tentazione del Dio denaro”: così Papa Francesco ha parlato durante un’intervista a una emittente cattolica del Portogallo in merito alla proposta che ogni parrocchia e convento accolgano una famiglia di immigrati. “Alcune congregazioni dicono: no, ora che il convento è vuoto faremo un hotel, un albergo, e possiamo ricevere gente, e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro”. “Bene – ha proseguito il Santo Padre – se desideri questo, paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte perché religioso, però se lavora come un hotel che paghi le imposte come chiunque altro. Altrimenti l’affare non è molto sano”.

Il Papa, che in Vaticano sta accogliendo due famiglie di profughi (“Rimarranno quanto il Signore desidera”) ribadisce che ogni realtà religiosa dovrebbe aprirsi all’accoglienza delle famiglie di profughi in risposta all’emergenza umanitaria in atto nel mediterraneo: “Una famiglia – spiega – non una persona”. Una famiglia che possa dare “garanzie di sicurezza” in modo che non ci siano “infiltrazioni di altro tipo” riferendosi ai terroristi. “Quando dico che una parrocchia accolga una famiglia – prosegue Francesco nell’intervista in spagnolo – non dico che devono vivere nella canonica, nella casa parrocchiale, ma che tutta la comunità parrocchiale veda se c’è un luogo, un luogo del collegio o, nel peggiore dei casi, che venga accolta in un appartamento modesto, perciò che abbiano un tetto, che siano accolti e che li si integri nella comunità parrocchiale. Ci sono conventi che sono quasi vuoti”.

Nel colloquio Papa Bergoglio racconta come dalla fine dell’Ottocento l’Argentina abbia integrato i profughi da diverse ondate migratorie proveniente da numerosi Paesi europei tra cui italiani, portoghesi, e successivamente polacchi. “È vero che le condizioni di sicurezza territoriale oggi non sono le stesse di altre epoche” perché “abbiamo a 400 chilometri dalla Sicilia una guerriglia terrorista estremamente crudele” per cui “il pericolo di infiltrazioni c’è”. “Nessuno – prosegue – assicura che Roma sia immune, però si possono trovare precauzioni per la gente che viene a lavorare. Non c’è da essere semplicisti”. “Se viene un rifugiato con le misure di sicurezza di ogni tipo bisogna riceverlo perché è un comandamento della Bibbia. Mosè lo dice al suo popolo: ricevi il forestiero – cita in conclusione Francesco – perché anche voi foste forestieri in Egitto”.