L’arcivescovo di Tegucicalpa: “C’è un legame stretto fra economia di mercato e disuguaglianza”

Il Papa ha saputo rilanciare la dottrina sociale della Chiesa attirando su di sé il sospetto di essere vicino a idee socialiste o della Teologia della Liberazione. Questo è una delle tante conclusioni a cui è arrivato l’arcivescovo di Tegucicalpa, il cardinale Oscar Andrès Rodríguez Maradiaga, durante la conferenza stampa di giovedì ser, per la presentazione del libro “Papa Francesco: questa economia uccide”, scritto dai vaticanisti de “La Stampa”, Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi. Il titolo è uguale ad una frase che pochi giorni fa il Pontefice ha utilizzato per illustrare gli effetti di un modello economico fondato sulla sete di profitto frenetico e sulle iniquità crescenti.

Il volume è stato presentato e discusso ieri nell’Aula Magna dell’Augustinianum di Roma da una platea che ha trovato una particolare consonanza nella visione di “economia umanistica” prefigurata da Bergoglio. Il cardinale Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, che nel suo discorso ha più volte citato l’ Evangelii Gaudium, ha definito la corruzione come “il cancro moderno dell’umanità”, dichiarando poi di considerare l’economia di mercato come “una grande sfida per la nuova evangelizzazione”: “All’economia dell’ego – ha detto – deve sostituirsi al più presto l’economia del ‘noi’”.

“Spesso i preti vengono accusati di non comprendere l’economia, ma questo stereotipo non ha alcun fondamento, perché sono proprio i preti che, ogni giorno, hanno a che fare con la povertà e la sofferenza delle persone”, sottolinea il porporato. La Dottrina sociale della Chiesa è un tesoro che purtroppo in pochi conoscono esi fonda sui tre valori più importanti della nostra società: l’uomo, lo Stato e il lavoro”. Noto per le sue battaglie contro la droga e la corruzione che lo hanno costretto a girare con la scorta, il presule ha messo in guardia dai rischi del liberismo economico per la società: “C’è un vincolo molto stretto tra economia di mercato e disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. La costruzione sbagliata del capitalismo è dimostrata dalla povertà dilagante in molti Paesi del mondo”. Ha condannato inoltre senza mezzi termini la corruzione e le speculazioni: “Il Papa non è contro l’economia, né contro i mercati. Chiede soltanto che al posto della logica del guadagno e del profitto subentri la dignità delle persone”. Il cardinale si è infine soffermato sull’intervista degli autori con il Papa, che chiude il volume.

Piena condivisione con le parole rivoluzionarie utilizzate dal Papa contro lo strapotere della finanza viene espressa da Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori che così afferma con tono critico: ” il dogma della crescita costruita attraverso il denaro senza creare posti di lavoro, fondata sull’ assoluta autonomia dei mercati che svaluta e bypassa l’occupazione”. Un fenomeno unico nella storia umana, ha aggiunto, che “crea una dicotomia spaventosa tra profitti frutto di speculazione e reddito da lavoro, calpesta la dignità umana, riduce e svuota la partecipazione alla politica e all’ economia”. E’ necessario ripensare la solidarietà non solo come semplice “assistenza” ai più poveri, bensì come visione culturale attenta a valorizzare i diritti umani di tutte le persone in un’ottica di comunione e fratellanza.