L’appello di una sopravvissuta di Auschwitz: “Fondamentale la tolleranza religiosa”

Proprio nella giornata della memoria, il ricordo di ciò che è stato ci porta a interrogarci sui giorni presenti. Il tema dell’intolleranza religiosa e razziale non è mai stato così attuale, continuano senza sosta in ogni angolo del mondo brutali omicidi e esecuzioni in nome della fede. A parlare a riguardo è proprio una sopravvissuta di Auschwitz-Birkenau, Tatiana Bucci. Tatiana, insieme ai suoi parenti, fu prelevata dai tedeschi a Fiume il 28 marzo del ’44, arrivò col treno merci nel lager e fu liberata dalle truppe sovietiche nove mesi dopo. Aveva allora 6 anni e si è miracolosamente salvata insieme alla sorellina perché erano state scambiate per gemelle, divenute quindi prezioso materiale per gli esperimenti genetici di Mengele. Sulla loro storia Titti Marrone ha scritto anche un libro dal titolo “Meglio non sapere”.

Attualmente vive in Belgio, luogo tranquillo fino a poco fa, quando il recente attacco al supermercato Kosher di Parigi ha riportato alla mente di molti ebrei la diaspora, infatti in molti sono emigrati da Paesi europei come Francia e Belgio verso Israele perché temevano per la loro vita. Dichiara la donna: “Ho sentito di molti amici a Bruxelles che vorrebbero andar via e non so se fanno bene o male, credo che debbano seguire il loro istinto. Certo, anche io ho paura”, ma non pensa di trasferirsi perché si sente fortemente una cittadina europea.

Tatiana non teme tanto per lei o per la sua popolazione, gli estremisti islamici “sembrano capaci di fare qualsiasi cosa contro chiunque. Non compiono atti esclusivamente antisemiti, ce l’hanno col mondo intero”. Si dichiara favorevole alle misure di sicurezza europee che non sono tuttavia sufficienti: lancia un appello alla gran parte degli islamici, i moderati, quelle persone che sul rispetto religioso basano la propria vita. “Dico che una parte del mondo islamico è tornato al Medioevo, al tempo delle Crociate”, il resto dell’islam non può limitarsi a dire che non c’entra niente con gli innocenti uccisi, soprattutto perché c’è il pericolo sempre più grande di proselitismo da parte dei gruppi terroristici. Proprio in questa giornata, sembra importante un invito alla tolleranza, che sembra essere troppo spesso dimenticata.