LA BELLEZZA DELLA VITA IN UNO SPOT PROMOSSO DALLA CEI

“Per una Sinfonia della Vita” è il titolo del nuovo spot della Conferenza Episcopale Italiana, che in poco più di un minuti mostra la forza della vita, dal suo inizio al suo termine naturale, intrecciando suoni, immagini ed emozioni in cui unità e diversità si fondano insieme. “La vita umana è un concerto e lo spot invita a soffermarsi sul rito dell’accordatura che lo precede, che precede ogni concerto e garantisce l’armonia delle differenze”, ecco quanto afferma Domitia Caramazza. “Noi vediamo nella scena iniziale una famiglia con la mamma in dolce attesa -continua la regista- che rappresenta un ideale chiave di violino: una chiave di violino su un pentagramma musicale riproposto metaforicamente sui cinque righi di una ringhiera delle Cascate delle Marmore”. Il pentagramma è il filo conduttore del video; “C’è una ripresa con un drone che permette di vedere cinque corsie. Righi anche modellati sulla creta da due artisti non vedenti della Scuola d’Arte Sacra di Firenze. E’ uno spot in cui rumori e suoni sono da vedere e le immagini sono da ascoltare.”

L’idea è nata dall’esigenza di comunicare la possibilità di vivere la vita, dal concepimento fino alla morte naturale, in armonia anche con le differenze. Tutto questo è possibile grazie ad un direttore d’orchestra, invibile, ma tutt’altro che assente: Dio. “Ho tratto anche ispirazione da un discorso di Papa Benedetto. In questo discorso -afferma la Caramazza- il Pontefice parlava del rito dell’accordatura necessario, prima di ogni concerto, a creare con impegno e anche con fatica questa sinfonia, questa armonia delle differenze. Concetto ripreso più volte, con forza, anche da Papa Francesco. La mia sfida e provocazione è stata quella di proporre nel rito dell’accordatura un’armonia dei rumori e dei suoni della vita reale. Quindi mi auguro che sia uno spot che faccia innanzitutto riflettere, riflettere sulla vita, a 360 gradi, con un’attenzione particolare alla pienezza dell’esistenza, dal concepimento fino alla morte naturale, nell’armonia delle differenze”.