KENYA, LANCIATO UN NETWORK RELIGIOSO PER COSTRUIRE LA PACE IN AFRICA

kenya

Al termine della tre giorni tenuta a Nairobi (Kenya), Missio-Aachen ha annunciato la creazione di un network religioso per promuovere la pace in Africa attraverso il dialogo. La conferenza è stata organizzata da Missio-Aachen e dal Tangaza University College (Tuc), università cattolica di Nairobi, attraverso il suo dipartimento di Studi Islamici. Il “Missio-Network African Theology” avrà lo scopo, secondo Marco Moerschbacher di Missio-Aachen, di “ampliare la riflessione sul rapporto tra religione e violenza e sul contributo delle religioni al dialogo e alla pace”.

Il Presidente del Tuc, p. Steven Payne, ha sottolineato a sua volta che “fin dall’inizio, 30 anni fa, Tangaza ha sempre cercato opportunità per raggiungere ogni angolo della società, e per promuovere la costruzione della pace”. “Nei corsi dei secoli – ha proseguito il religioso – sono state combattute guerre e sono state inflitte devastazioni terribili in nome della religione”. “Alcuni affermano che l’esclusivismo delle religione abramitiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam) incorpora al suo interno la causa radicale della maggior parte della violenza”. L’iniziativa vuole smentire questo presupposto e cercare al contempo di offrire un contributo alla pace proponendo una corretta interpretazione delle Sacre Scritture.

Il Kenya è uno Stato dell’Africa Orientale che conta oltre 40 milioni di abitanti sparsi in una superficie quasi doppia rispetto a quella dell’Italia. La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. Attualmente l’etnia più numerosa è rappresentata dal gruppo bantu dei kikuyu, circa il 21% del totale. L’appartenenza religiosa è così composta: presbiteriani, altri protestanti e quaccheri rappresentano quasi la metà: il 45%; cattolici e ortodossi un altro 35%, i musulmani 11% e le religioni tradizionali 9%.