ISRAELE, NIENTE FONDI STATALI PER LE SCUOLE CRISTIANE

Restano “irrisolti” i problemi che da oltre un anno condizionano la vita delle scuole cristiane in Israele. A parlarne con il sito AsiaNews è padre Abdel-Massih Fahim, sacerdote francescano e direttore dell’Ufficio delle scuole cristiane della Custodia di Terra Santa. Padre Fahim ha precisato che “a situazione a livello finanziario è ancora sospesa e i conti peggiorano. Il ministero non ha ancora stanziato i fondi promessi nel 2015”.

Intanto, in questi giorni, sono tornati sui banchi circa 33 mila studenti di fede cristiana. I 47 istituti cristiani presenti su territorio israeliano sono scuole molto antiche, che vantano anche 400 anni di storia. “Già in passato vi sono stati momenti di crisi – ha proseguito il sacerdote nell’intervista ad AsiaNews – e noi siamo convinti di poter superare anche questa. Noi vogliamo continuare, a dispetto della situazione di crisi finanziaria, tanto che lo scorso anno abbiamo fatto un ulteriore sconto del 25% alle famiglie”.

“Noi non vogliamo l’elemosina dal governo – ha aggiunto padre Fahim – ma il rispetto dei nostri diritti”. Nei mesi scorsi i vertici ministeriali avevano proposto una copertura finanziaria del 34%, ma si tratta di una cifra insufficiente; in più, secondo la legge, il governo dovrebbe stanziare fondi pari “almeno al 75% delle spese”. Secondo padre Fahim, quindi, l’obiettivo potrebbe essere “far perdere la nostra autonomia, mentre noi continuiamo a difenderla a spada tratta”.