Indonesia: intellettuali cattolici si uniscono per trasfomare la società

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La Commissione per l’apostolato dei laici della Conferenza episcopale indonesiana (Komisi Kerawam KWI) ha dato vita a un movimento che riunisce intellettuali e studiosi cattolici, per promuovere la spiritualità e il valore della presenza cristiana nel Paese. I vescovi hanno organizzato un incontro, al quale hanno partecipato circa 60 figure di primo spicco della cultura, della scienza e dell’insegnamento della regione di Greater Jakarta con l’obbiettivo di creare un legame fra le centinaia di studiosi e intellettuali cattolici, che finora hanno agito come singoli.

All’evento ha partecipato anche l’arcivescovo della capitale, mons. Ignatius Suharyo, che ha presieduto la messa di apertura ed è intervenuto con una riflessione personale, spiegando ai presenti il cambiamento storico che è insito nella missione di Gesù, il quale ha trasformato la figura di Dio da onnipotente a misericordioso. Ha raccontato anche la propria esperienza di educatore ed insegnante, basata su tre pilastri: l’ispirazione, la meditazione e la trasformazione sociale. Evangelizzare è per lui “portare” il Regno di Dio all’interno della società per poterla trasformare dal profondo affinché sappia ascoltare e presti cura verso poveri ed emarginati: fra gli esempi citati, Muhammad Yunus, pioniere del microcredito e della microfinanza in Bangladesh e nel mondo.

Eko Sudrajit, professore di economia gestionale, esperto di tecnologia e telecomunicazioni, sottolinea : gli intellettuali devono mostrare “passione” per il proprio lavoro, capire e andare incontro alle esigenze dei loro studenti, rafforzandone integrità e morale; devono essere buoni ascoltatori, collaboratori, amici e al tempo stesso innovatori”, ovvero: riferimento per la società.
I cattolici in Indonesia sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione: nella arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione, e sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all’opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto in occasione della devastante alluvione del gennaio 2013