India, paura attentati la notte di Natale: i cristiani chiedono protezione

A pochi giorni dal Natale, cresce la paura di attentati terroristici da parte di estremisti musulmani in quei Paesi dove il cristianesimo sono una minoranza religiosa. In India, i cristiani del distretto di Kandhamal sognano un Natale senza violenze: “Vogliamo celebrare e festeggiare il Natale in pace e serenità”, testimonia all’Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie padre Pradosh Chandra Nayak, parroco cattolico della chiesa di Nostra Signora della Carità a Raikia, nel distretto di Kandhamal. Per questo il sacerdote ha presentato una richiesta scritta alla stazione della locale polizia di Raikia perchè si assicuri protezione per le chiese e i villaggi cristiani durante le celebrazioni natalizie.

Kandhamal è infatti un distretto dello Stato indiano centro-orientale dell’Orissa, epicentro dei massacri anticristiani dell’agosto del 2008, quando una feroce sommossa anti-cristiana procurò decine di morti e costretto 20000 cristiani a cercare riparo in rifugi allestiti fuori dallo Stato. Da allora, le occasioni di festa come il Natale diventano momenti in cui i fedeli temono ulteriore violenza da parte dei fanatici induisti.

“Ogni anno durante le feste di Natale, dato che nel distretto ancora si avverte la memoria dei momenti di violenza e sofferenza, come misura precauzionale chiediamo alla polizia protezione, per garantire il bene e la pace della comunità cristiana, che potrebbe ancora finire nel mirino di gruppi fanatici indù” spiega il sacerdote. “Speriamo che non succeda nulla di spiacevole e che i cristiani possano festeggiare il Natale in pace. Pregheremo per la venuta di Cristo che è il Principe della pace” conclude padre Nayak.

Sono 24 le parrocchie cattoliche nel distretto di Kandhamal su 36 parrocchie dell’Arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar. Kandhamal è la parte centrale dell’Arcidiocesi, e il corpus principale della popolazione cattolica (che in totale conta 70mila fedeli nella diocesi) risiede a Kandhamal. Nel frattempo l’Arcivescovo John Barwa, alla guida dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, ha inviato un messaggio a sacerdoti, suore e fedeli “invitandoli a celebrare il Natale con gioia e senza paura”.

In India, Nazione a maggioranza induista, molti cristiani sono oggetto di torture ed uccisioni da parte di fondamentalisti indù. Il 14 gennaio 2012 venne pubblicato il rapporto sulle persecuzioni in India dal “Catholic Secular Forum”, organizzazione ecumenica fondata da cattolici indiani e sostenuta dal cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay. In esso si affermava che nel 2011 erano stati 2.141 i cristiani colpiti da aggressioni, attacchi e persecuzioni, senza contare familiari ed amici.