INDIA, DANNEGGIATA UNA CHIESA IN COSTRUZIONE

Una chiesa cristiana in costruzione nel nord dell’India, nello Stato di Haryana, è stata vandalizzata. Alcuni residenti, riferisce l’agente di polizia Ramesh Chand, hanno danneggiato la Chiesa del Credente, collocando sul posto una bandiera arancione, colore del partito di governo Bjp, e una statua di Hanuman, il dio-scimmia hindu. Il gesto, secondo la polizia, è stato compiuto da un numero imprecisato numero di residenti del villaggio di Kaimri: 14 persone sono state fermate. Alcuni anziani del distretto di Hisar, a maggioranza indù, circa 200 chilometri a nordovest di Nuova Delhi, hanno raccontato alla polizia che la terra era destinata ad un uso residenziale, mentre il pastore, hanno sostenuto, aveva iniziato a costruire nonostante l’obiezione pubblica.

Tuttavia ancora nessun arrestato. Recentemente, in India sono stati segnalati diversi attacchi contro istituzioni cristiane e chiese, scatenando la protesta di gruppi cristiani. Secondo il “2014 Persecution Report”, diffuso dall’organizzazione cattolica “Catholic Secular Forum” (Csf) in India vi sarebbe “almeno un incidente al giorno”, in cui persone, luoghi o leader cristiani subiscono violenza. Gli Stati invece in cui gli abusi sarebbero più diffusi sono Chhattisgarh, seguito da Maharashtra, Madhya Pradesh, Uttar Paradeshm, Karnataka, Kerala e Orissa ma, in forma meno estesa, sono coinvolti anche altri Stati dell’Unione. Secondo il rapporto gli episodi censiti nel 2014 sarebbero in totale oltre 7.000.

Fra le cause e gli attori della violenza il Rapporto cita i gruppi estremisti indù come “Rashtriya Swayamsevak Sangh” (Rss, “Corpo nazionale dei volontari”) che si conferma la maggiore Ong esistente in India, promotrice di una ideologia nazionalista indù che vorrebbe eliminare dal Paese le minoranze religiose. Secondo il testo inviato a Fides, il Rss registra una costante crescita anche grazie alla nuova stagione politica che vede il partito “Baratiya Janata Party” al potere nell’Unione, con il premier Narendra Modi: se nel 2013 sono nate 2000 nuove tra sezioni e cellule locali del Rss, nel 2014 ne sono nate oltre 5.000, per un totale di oltre 5 milioni di membri attivi. Il Rss ha preso possesso di 60 chiese, sconsacrandole e trasformandole in proprie basi.

Il documento solleva anche il problema della complicità delle istituzioni: “Spesso la polizia rifiuta di registrare atti di violenza anticristiana come tali e anche i mass-media tendono a ignorare gli abusi, non riportando le notizie”. In altri casi la persecuzione non viene alla luce perché le vittime hanno paura di essere uccise e non denunciano le violenze. In pochi casi gli abusi sono giustificati da cause diverse dall’odio religioso, come malattia mentale, ubriachezza, rapina.