IN VATICANO DUE APPARTAMENTI PER I PROFUGHI: SARANNO “VICINI DI CASA” DEL PONTEFICE

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Dopo l’annuncio di Papa Francesco all’Angelus, la macchina organizzativa del Vaticano si è subito messa in moto. Il cardinale Angelo Comastri, ha infatti comunicato all’Ansa la volontà del Pontefice di mettere a disposizione di due famiglie di rifugiati due appartamenti all’interno delle mura leonine. Così due nuclei familiari di Papa Francesco saranno i nuovi vicini di casa del Papa “venuto dalla fine del mondo”.

“Il Papa vuole che vengano messi a disposizione due appartamenti del Vaticano per accogliere due nuclei familiari di profughi”, ha detto all’Ansa l’Arciprete della Basilica Vaticana di San Pietro, il Card. Angelo Comastri, spiegando che l’individuazione delle famiglie che saranno ospitate è in via di definizione. “Domani – ha aggiunto il porporato – verificheremo immediatamente con l’Apsa (l’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, ndr) quali saranno gli appartamenti che saranno utilizzati”.

Papa Francesco ha espresso il desiderio che siano all’interno del Vaticano e a lui vicini  ha spiegato Comastri per garantire anche l’assistenza sanitaria e l’assistenza materiale in modo che queste famiglie abbiamo tutto il supporto necessario”. “Come premessa – ha spiegato – vorrei dire che da sempre la Chiesa Cattolica è casa della carità e il Papa è erede proprio di questa tradizione così di fronte al dramma dell’immigrazione ha sentito l’urgenza di fare qualcosa anche in prima persona non volendo essere da meno rispetto a questa tradizione di carità”.

Il porporato fa quindi sapere, a proposito di quello che chiama “gesto profetico” con cui Bergoglio si è rivolto a tutte le parrocchie d’Europa, che per quel che riguarda il Vaticano le parrocchie di San Pietro e di Sant’Anna offriranno supporto alle due famiglie che troveranno ospitalità nei due distinti appartamenti. L’Arciprete della Basilica vaticana ha ammesso che l’annuncio di Francesco ha colto di sorpresa lo stesso Vaticano ma, ha aggiunto con un sorriso, “alle sorprese di Francesco siamo ormai abituati e ben volentieri ci mettiamo in moto per corrispondere al suo desiderio di essere vicini concretamente ai migranti”.