IL TE DEUM DI BERGOGLIO: “RECUPERARE I VALORI DI SERVIZIO, ONESTÀ E SOLIDARIETÀ”

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“Non possiamo dimenticare che tante giornate sono state segnate da violenza, da morte, da sofferenze indicibili di tanti innocenti, di profughi costretti a lasciare la loro patria, di uomini, donne e bambini senza dimora stabile, cibo e sostentamento”. Lo ha detto Papa Francesco durante i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, a cui è seguita l’esposizione del Santissimo Sacramento e il canto del tradizionale inno Te Deum di ringraziamento a conclusione dell’anno. “Siamo interpellati – ha considerato il vescovo di Roma – a verificare se le vicende del mondo si sono realizzate secondo la volontà di Dio, oppure se abbiamo dato ascolto prevalentemente ai progetti degli uomini, spesso carichi di interessi privati, di insaziabile sete di potere e di violenza gratuita”.

Secondo il successore di Pietro l’anno giubilare sulla misericordia “è luce per comprendere meglio quanto abbiamo vissuto, e speranza che ci accompagna all’inizio di un nuovo anno”. Bergoglio ha voluto poi ricordare la “bontà, amore e solidarietà” che “hanno riempito le giornate di quest’anno”, anche “se non sono diventate notizie dei telegiornali” in quanto “le cose buone non fanno mai notizia”. Il bene, infatti, “vince sempre, anche se in qualche momento può apparire più debole e nascosto”. Ha inoltre invitato i fedeli – e in particolare i cittadini romani – ad “andare oltre le difficoltà del momento presente”, nell’impegno di “recuperare i valori fondamentali di servizio, onestà e solidarietà” per superare “le gravi incertezze che hanno dominato la scena di quest’anno, e che sono sintomi di scarso senso di dedizione al bene comune”.