IL SANTO PADRE: “LA VIA DELL’UMILTÀ NON È MASOCHISMO”

“Il tempo mette le cose in armonia e ci fa vedere il giusto delle cose. Ma se tu reagisci nel momento della furia, sicuro che sarai ingiusto”. E’ quanto commentato dal Santo Padre nell’omelia a Casa Santa Marta. Il vescovo di Roma ha meditato sull’episodio raccontato negli Atti degli Apostoli in cui questi ultimi sono in giudizio davanti al sinedrio con l’accusa di predicare il Vangelo. Un fariseo, di nome Gamaliele, suggerisce di lasciarli fare, perché se la dottrina degli apostoli “fosse di origine umana verrebbe distrutta”, mentre non accadrebbe se venisse da Dio.

“Dà tempo al tempo – ha osservato il Pontefice –. Questo serve a noi, quando abbiamo cattivi pensieri contro gli altri, cattivi sentimenti, quando abbiamo antipatia, odio, non lasciarli crescere, fermarsi, dare tempo al tempo”. Covando il risentimento “lottiamo contro Dio”, mentre il Signore ama gli altri, l’armonia, l’amore, il dialogo, “il camminare insieme”. Anche “a me succede”, ha ammesso il Papa: “Quando una cosa non piace, il primo sentimento non è di Dio, è cattivo, sempre”. “L’orgoglio dei primi – ha proseguito – ti porta a voler uccidere gli altri, l’umiltà, anche l’umiliazione, ti porta a somigliarti a Gesù. E questa è una cosa che noi non pensiamo”.

I “tanti fratelli e sorelle nostri” che “sono martirizzati”, ha soggiunto, “hanno in questo momento la letizia di aver sofferto oltraggi, anche la morte, per il nome di Gesù”. Secondo il successore di Pietro il cristiano deve chiedere la grazia dell’“imitazione di Gesù”, testimoniata anche da quei “tanti uomini e donne che subiscono umiliazioni ogni giorno e per il bene della propria famiglia” e “chiudono la bocca, non parlano, sopportano per amore” del Figlio di Dio. “E questa è la santità della Chiesa – ha concluso – questa letizia che dà l’umiliazione, non perché l’umiliazione sia bella, no, quello sarebbe masochismo, no: perché con quell’umiliazione tu imiti Gesù”.