IL PONTEFICE BEATIFICHERA’ MELKI, IL VESCOVO MARTIRE UCCISO DAI TURCHI NEL 1915

Michaelis Flavianus Melki, vescovo della Chiesa Siro-cattolica sarà presto beatificato da Papa Francesco. Vittima del Genocidio del 1915, perpetrato dai turchi contro gli armeni e altre minoranze cristiane dell’allora Impero ottomano, Melki venne ucciso “in odium fidei” il 29 agosto 1915.

Secondo quanto anticipato nel blog “San Pietro e dintorni” di Marco Tosatti, si tratta di un caso di cui Bergoglio si è personalmente interessato e che ora ha impegnato la Congregazione dei Santi affinché sia possibile proclamarne la santità nel centenario del suo martirio.

Nato nei pressi di Mardin, nell’attuale Turchia sud orientale, venne ordinato sacerdote della Chiesa Siro-cattolica proseguendo il suo servizio a Tur Abdin. Nel 1895 la sua parrocchia fu saccheggiata e bruciata e la madre venne uccisa. Poco dopo arriva la nomina a vescovo e nel 1915, con i massacri di Istanbul il “Triumvirato” lanciò l’operazione di genocidio contro armeni, assiri e greci.

Nell’estate di quell’anno Melki si trovava ad Azakh, ma saputo ciò che stava accadendo nella sua diocesi, decise di tornare a Gazarta nonostante gli amici musulmani del posto glielo avessero sconsigliato. Insieme al vescovo caldeo Jacques Abraham fu arrestato il 28 agosto. A entrambi fu imposto di convertirsi all’islam ma nessuno dei due accettò. Di fronte alla loro determinazione i sequestratori decisero di ucciderli: Jacques a colpi di pistola e Melki venne prima picchiato e poi decapitato. Si tratterebbe della seconda beatificazione di un martire legato al Genocidio degli Armeni che ancora oggi provoca tensioni tra Ankara e il Vaticano.