IL PONTEFICE AI NON CATTOLICI: “IL SANGUE DEI CRISTIANI PERSEGUITATI CI UNISCE”

Quello sulla divisione dei cristiani è stato il tema centrale toccato da papa Francesco nel video-messaggio inviato ai partecipanti alla giornata di dialogo e preghiera organizzata ieri dalla diocesi di Phoenix, negli Usa, in collaborazione con un gruppo di Pastori evangelici di orientamento pentecostale, tra i quali il pastore casertano Giovanni Traettino. Bergoglio l’ha definita “una ferita nel corpo della Chiesa di Cristo” che non deve permanere visto che è opera del “padre della menzogna, del padre della discordia, che cerca sempre di fare in modo che i fratelli siano divisi”

Oggi nel mondo, ha spiegato il Pontefice, “qualcuno sa che, nonostante le differenze, siamo uno”. Ed è colui che “ci perseguita, che perseguita oggi i cristiani, che ci unge con il martirio. Quello sa che i cristiani sono discepoli di Cristo: che sono uno, che sono fratelli! Non gli importa se sono evangelici, ortodossi, luterani, cattolici, apostolici… non gli importa! Sono cristiani. E quel sangue ci unisce”. Un vero e proprio “ecumenismo del sangue”.

“Questo – afferma Bergoglio – ci deve spingere a fare quello che oggi stiamo facendo: pregare, parlare tra noi, accorciare le distanze, affratellarci sempre di piu'”. Il videomessaggio ha sollecitato quindi i cristiani a cercare e chiedere “insieme la grazia dell’unità che sta germogliando tra noi, suggellata da un solo Battesimo”. La stiamo cercando, rileva, “uniti nel cammino”, nella preghiera “gli uni per gli altri”, quella unità “del lavoro comune nell’aiutare i fratelli” che credono “nella sovranità di Cristo”. Infatti, scandisce Papa Francesco, “abbiamo un solo Signore”, Gesù, che vive “in ciascuno di noi” e “ci ha inviato lo Spirito” promesso affinché si realizzi l'”armonia tra tutti i suoi discepoli”, Francesco invita a pregare il Padre perché “ci conceda la grazia che tutti siano uno”.

Sul percorso da intraprendere verso l’unità Bergoglio ha le idee chiare. “Sono convinto che l’unità tra di noi non la faranno i teologi. I teologi ci aiutano, la scienza dei teologi ci aiuterà, ma se aspettiamo che i teologi si mettano d’accordo, l’unità sarà raggiunta il giorno successivo a quello del Giudizio Finale”. La comunione tra i cristiani la fa  “lo Spirito Santo, i teologi ci aiutano, ma ci aiutano le buone volonta’ di tutti noi che siamo in cammino e con il cuore aperto allo Spirito Santo!”.