Il Papa spiega come va fatta una santa Comunione

Mentre il vento gli fa volare via la papalina, in piazza San Pietro, Papa Francesco saluta la primavera arrivata oggi ricordando che “fioriscono le piante, fioriscono gli alberi”. Ed è proprio dalla nuova stagione che parte la sua allegoria a braccio che introduce l'Udienza generale: “Un albero o una pianta fioriscono bene, se sono malati? No. Un albero, una pianta che non sono annaffiati possono fiorire bene? Un albero, una pianta, che ha tolto le radici o non ha radici può fiorire? Senza radici non si può fiorire? No”.

“La vita cristiana – spiega dunque il Santo Padre – deve essere una vita che deve fiorire nelle opere di carità, nel fare il bene, ma se tu non hai delle radici non potrai fiorire”. Radice del Cristianesimo che è Gesù. “Se tu non annaffi la tua vita con la preghiera, i sacramenti, voi avrete fiori cristiani: no, perché la preghiera e i sacramenti annaffiano le radici e la nostra vita fiorisce”, dice.

La catechesi sulla Comunione

A proposito di sacramenti, Francesco ci tiene a dare suggerimenti su come si fa una buona Comunione. “La Chiesa desidera vivamente che anche i fedeli ricevano il Corpo del Signore con ostie consacrate nella stessa Messa – sottolinea – e il segno del banchetto eucaristico si esprime con maggior pienezza se la santa Comunione viene fatta sotto le due specie, pur sapendo che la dottrina cattolica insegna che sotto una sola specie si riceve il Cristo tutto intero”.

Il Papa ricorda che ci si può comunicare accostandosi “in forma processuale” e “in piedi con devozione, oppure in ginocchio, come stabilito dalla Conferenza Episcopale, ricevendo il sacramento in bocca o, dove è permesso, sulla mano, come preferisce. Dopo la Comunione, a custodire in cuore il dono ricevuto ci aiuta il silenzio, la preghiera silenziosa. Dovremo allungare quel momento di silenzio, come pure un salmo o un inno di lode”. E poi afferma: “La Liturgia eucaristica è conclusa dall’orazione dopo la Comunione. In essa, a nome di tutti, il sacerdote si rivolge a Dio per ringraziarlo di averci resi suoi commensali e chiedere che quanto ricevuto trasformi la nostra vita. L’Eucaristia ci fa forte per dare frutti, fiori cristiani”. E ancora, a braccio, conclude: “È significativa l’orazione di oggi, in cui chiediamo al Signore che la partecipazione al suo sacramento sia per noi medicina di salvezza, ci guarisca dal male e ci confermi nella sua amicizia”.