Il Papa: “Non rifiutiamo la chiamata di Gesù”

Come di consueto, il Pontefice ha celebrato la messa a Casa Santa Marta. Nell'omelia, Francesco ha preso spunto dal brano evangelico di oggi in cui Gesù narra la parabola dell' uomo che organizza un grande banchetto e manda il suo servitore ad invitare i suoi amici, senza successo. A quel punto sceglie di aprire la sua casa agli ultimi.

L'omelia

Papa Francesco ha parlato del doppio rifiuto che si legge nella Parola di Dio di oggi: “Il brano del Vangelo finisce con il secondo rifiuto, ma questo dalla bocca di Gesù”. Il Pontefice ha spiegato: “Chi rifiuta Gesù, Gesù aspetta, dà una seconda opportunità, forse una terza, una quarta, una quinta … Ma alla fine rifiuta Lui”. La parabola raccontata da Gesù nel Vangelo di Luca esige una riflessione profonda: “E questo del rifiuto – ha commentato il Santo Padre – ci deve far pensare a noi, alle volte che Gesù ci chiama; ci chiama a fare festa con Lui, a essere vicino a Lui, cambiare vita. Pensate che cerca i suoi amici più intimi e loro rifiutano! Poi cerca gli ammalati … e vanno; forse qualcuno rifiuta”.

Ignorare la chiamata

Troppe volte non rispondiamo agli inviti che ci fa il Signore: “Quante volte noi sentiamo la chiamata di Gesù per andare da Lui, per fare un’opera di carità, per pregare, per incontrarlo e noi diciamo; 'Ma, scusa Signore, sono indaffarato, non ho tempo. Sì, domani, non posso'. E Gesù rimane lì”. Quando voltiamo le spalle al Signore, troviamo spesso una scusa proprio come fanno i primi invitati nella parabola del Vangelo di oggi: “Ognuno di noi pensi – ha detto il Papa – nella mia vita, quante volte ho sentito l’ispirazione dello Spirito Santo a fare un’opera di carità, a incontrare Gesù in quell’opera di carità, di andare a pregare, di cambiare vita in questo, in questo che non va bene? E sempre ho trovato un motivo per scusarmi, per rifiutare”. E' vero che il Signore è buono e misericordioso ma, ha ricordato il Pontefice, “se tu chiudi la porta del tuo cuore da dentro, Lui non può aprirla, perché è molto rispettoso del nostro cuore“. Quindi, ha concluso il Santo Padre, “rifiutare Gesù è chiudere la porta da dentro e Lui non può entrare. E nessuno di noi, nel momento che rifiuta Gesù, pensa a questo; 'Io chiudo la porta a Gesù da dentro”.