Il Papa: “La gioia della fede è nel servizio reciproco”

Per tre settimane i Padri sinodali, riuniti intorno al Successore di Pietro, rifletteranno sulla missione della Chiesa in Amazzonia, sull’evangelizzazione e sulla promozione di una ecologia integrale”. Riassume in breve quella che sarà la linea guida del Sinodo avviato oggi Papa Francesco, chiedendo al termine dell'Angelus il sostengo della preghiera di tutti i fedeli affinché tale evento ecclesiale “sia vissuto nella comunione fraterna e nella docilità allo Spirito Santo, che sempre mostra le vie per la testimonianza del Vangelo”. Un appello arrivato al termine di una riflessione sul Vangelo odierno, il quale presenta il tema della fede “introdotto dalla domanda dei discepoli: 'Accresci in noi la fede!'”. Un quesito a cui il Signore risponde con due immagini: “Il granellino di senape e il servo disponibile… La fede paragonabile al granello di senape è una fede che non è superba e sicura di sé; non fa finta di essere quella di un grande credente facendo a volte delle figuracce! È una fede che nella sua umiltà sente un grande bisogno di Dio e nella piccolezza si abbandona con piena fiducia a Lui“.

Il servo disponibile

Per capire se si ha veramente fede, per avere certezza della sua genuinità e purezza, dobbiamo ascoltare l'insegnamento di Gesù, che ci invita a misurarla attraverso il servizio. Ed è a questo che si richiama la parabola del servo disponibile: “Gesù vuole dire che così è l’uomo di fede nei confronti di Dio: si rimette completamente alla sua volontà, senza calcoli o pretese… Questo atteggiamento verso Dio si riflette anche nel modo di comportarsi in comunità: si riflette nella gioia di essere al servizio gli uni degli altri, trovando già in questo la propria ricompensa e non nei riconoscimenti e nei guadagni che ne possono derivare”. Essere servi inutili “è un'espressione di umiltà, disponibilità che tanto fa bene alla Chiesa e richiama l’atteggiamento giusto per operare in essa: il servizio umile, di cui ci ha dato l’esempio Gesù, lavando i piedi ai discepoli“.