Il Papa all’Angelus: “Che succederebbe se trattassimo la Bibbia come il telefonino?”

“Da pochi giorni abbiamo iniziato la Quaresima, che è il cammino del Popolo di Dio verso la Pasqua, un cammino di conversione, di lotta contro il male con le armi della preghiera, del digiuno, delle opere di carità. Auguro a tutti che il cammino quaresimale sia ricco di frutti; e vi chiedo un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi Spirituali. E pensate: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come il nostro cellulare? Pensateci, la Bibbia sempre con noi”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in cui ha sviluppato la sua riflessione sul Vangelo della prima domenica di Quaresima, in cui la Chiesa propone ai fedeli il passo delle tentazioni di Gesù. Di fronte al diavolo che propone al “Figlio di Dio” di “fare gesti miracolosi, di fare il mago”, Cristo ha un atteggiamento deciso: “Mediante questa triplice tentazione – ha detto il S. Padre – Satana vuole distogliere Gesù dalla via dell’obbedienza e dell’umiliazione – perché sa che così, per questa via il male sarà sconfitto – e cerca di portarlo sulla falsa scorciatoia del successo e della gloria. Ma le frecce velenose del diavolo vengono tutte “parate” da Gesù con lo scudo della Parola di Dio che esprime la volontà del Padre. Gesù non dice alcuna parola propria, soltanto risponde con la parola di Dio. E così il Figlio, pieno della forza dello Spirito Santo, esce vittorioso dal deserto”.

Leggere la Bibbia

Il Papa ha invitato i cristiani a seguire l’esempio di Gesù in questo tempo di Quaresima e ad “affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Non con la nostra parola, non serve; la Parola di Dio, quella ha la forza per sconfiggere Satana. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace”.

I messaggi di Dio come gli sms

Poi il S. Padre ha fatto l’esempio molto incisivo del telefonino, ripreso prima dei saluti finali: “Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se la portassimo sempre con noi o almeno un piccolo Vangelo tascabile, cosa succederebbe? se tornassimo indietro quando la dimentichiamo; se la aprissimo diverse volte al giorno; se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino… Cosa succederebbe? Chiaramente il paragone è paradossale, ma fa riflettere. In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene; sapremmo vincere le quotidiane suggestioni del male che è in noi e fuori di noi; ci troveremmo più capaci di vivere una vita risuscitata secondo lo Spirito, accogliendo e amando i nostri fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi, e anche i nostri nemici”.

Il ritiro ad Ariccia

Il Papa è arrivato nel pomeriggio ad Ariccia dove terrà gli esercizi spirituali nella casa Divin Maestro. Il predicatore sarà il francescano Giulio Michelini, 53 anni, milanese, che guiderà la riflessione sul racconto della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù secondo Matteo. Il programma degli esercizi è iniziato alle 18 con l’adorazione eucaristica e la recita dei vespri. Le giornate successive si apriranno con la concelebrazione della messa alle 7.30, seguita da una prima meditazione alle 9.30. Quindi alle 16 si terrà la seconda meditazione che precederà l’adorazione eucaristica e i vespri.