IL PAPA AI GIOVANI: “NON DIVENTATE SCHIAVI DI TV E COMPUTER”

“Se io vedo che un programma non mi fa bene, mi butta giù i valori, mi fa diventare volgare, anche nella volgarità, anche nelle sporcizie, io devo cambiare canale”. Così Papa Francesco nell’incontro con circa 800 giovani al Centro diocesano giovanile “San Giovanni Paolo II”. Il vescovo di Roma anche in quest’occasione non ha letto il discorso preparato, ma ha intessuto un vivace colloquio con i giovani. Rispondendo a una domanda Francesco ha dichiarato di non guardare più la televisione dal 1990. “Ho sentito una notte – ha spiegato – che questo non mi faceva bene, mi alienava, mi portava fuori di me e ho deciso di non guardarla”.

“E’ vero – ha soggiunto – io sono dell’età della pietra! Sono antico”. Nell’era dell’immagine, ha continuato, bisogna “scegliere le cose che mi fanno bene”, i programmi giusti. I centri televisivi hanno la responsabilità di “fare programmi che ci aiutino affinché i valori, i veri valori, divengano più forti e ci preparino per la vita”. Ha poi parlato di quella che ha chiamato “cattiva fantasia” che uccide l’anima. “Se tu che sei giovane – ha chiarito – vivi attaccato al computer e diventi schiavo del computer, tu perdi la libertà! E se tu nel computer cerchi i programmi sporchi, tu perdi la dignità!”. Prendendo spunto da un altro quesito posto dai ragazzi ha affermato di trovare nei giovani “voglia”, “entusiasmo”, desiderio di camminare insieme.

“Voi avete una vocazione grande, una vocazione grande – ha proseguito – : mai costruire muri! Soltanto ponti. E questa è la gioia che trovo in voi”. In risposta a un’altra domanda ha detto che dai giovani, “da questa prima generazione del dopoguerra”, si aspetta “onestà e non ipocrisia”. Al termine dell’incontro, dopo l’offerta dei doni, il Papa ha salutato alcuni giovani malati e si è affacciato dal terrazzo per benedire i fedeli riuniti all’esterno dell’edificio. Quindi si è trasferito in auto all’aeroporto di Sarajevo per far ritorno a Roma.