Il Papa ai giovani argentini di Rosario

Papa Francesco ha inviato un videomessaggio ai giovani argentini di Rosario in occasione dell’Incontro Nazionale della Gioventù. Il Pontefice esprimendo in primis il ringraziamento “per l’entusiasmo contagioso, per l’amore verso Cristo ed i fratelli”, ricorda ai ragazzi presneti che “Gesù è con noi, è presente nella nostra storia” e ci “invita anche noi ad incarnarci”, a costruire insieme “la civiltà dell’amore”.

Presenza

“So che si sono preparati con molto impegno e in molti modi per essere presenti – ha esordito Bergoglio -. Grazie per tutto questo lavoro, per partire con gioia, con fede e speranza, con speranze condivise. Quando vai ad un incontro di giovani c'è sempre fede, speranza, illusioni che sono condivise lì e crescono. Grazie per l'amore nei confronti di Cristo e dei fratelli, che in questi giorni sicuramente aumenterà!”.

“E' necessario stare con Gesù, andargli incontro nella preghiera, nella Parola, nei sacramenti, Dedicargli tempo, fare silenzio per udire la Sua voce” perchè “Gesù ci incontra, ci guarisce, ci invia a guarire gli altri”.

Comunione

La storia – afferma poi Papa Francesco – non si scrive da soli: “la storia la costruiscono i popoli, non gli ideologi”. “Se vuoi costruire come cristiano – aggiunge – devi farlo nel popolo di Dio, nella Chiesa, come popolo”. Non in un “gruppetto, separato dalla vita del popolo di Dio”.

Missione

Papa Francesco, dopo aver ricordato che ad ottobre si terrà il Sinodo dei vescovi sui giovani, sottolinea infine che “siamo chiamati ad essere Chiesa in uscita, in missione”. “Andate, – conclude Francesco – non abbiate paura”. “Siate anticonformisti, fate chiasso, non lasciate che la storia si scriva fuori mentre guardate dalla finestra, non ‘balconate’ la vita, mettetevi gli scarpini, uscite con la maglia di Cristo e giocate per i suoi ideali. Andate con Lui a curare le ferite di tanti nostri fratelli che giacciono sul ciglio della strada, andate con Lui a seminare speranza nei nostri popoli e città, andate con Lui a rinnovare la storia”.